Ringraziamo l’Ufficio legale del WWF che ci ha inviato il Programma dell’indagine conoscitiva che la Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati ha avviato sull’uso dei pesticidi in agricoltura.
Obiettivi dell’indagine conoscitiva.
Il sesto programma comunitario di azione in materia di ambiente, istituito 1600/2002/CE, ha previsto l’elaborazione di una strategia con decisione n. tematica per l’uso sostenibile dei pesticidi, la cui attuazione si è sviluppata in primo luogo con la direttiva 2009/128/CE, volta ad istituire un quadro normativo comune ai Paesi dell’Unione europea per un utilizzo sostenibile dei pesticidi, tenendo conto del principio di precauzione, allo scopo di ridurre i rischi e gli impatti sulla salute umana e sull’ambiente derivanti dall’utilizzo di tali prodotti e di incoraggiare lo sviluppo e l’introduzione della difesa integrata e di approcci o tecniche alternativi.
La direttiva ha ad oggetto, in particolare, i pesticidi che sono prodotti fitosanitari, intervenendo essenzialmente a disciplinare la fase dell’utilizzo di tali prodotti, ritenuta cruciale per la determinazione effettiva dei rischi e considerato che la legislazione vigente si limitava a regolamentare la fase iniziale dell’immissione in commercio e quella finale relativa al controllo dei residui negli alimenti.
La direttiva assegna agli Stati membri il compito di garantire l’implementazione di politiche e azioni volte al perseguimento di tali obiettivi, prevedendo inoltre la predisposizione di appositi piani di azione nazionali.
La direttiva è stata di recente attuata nell’ordinamento 150. italiano con il decreto legislativo 14 agosto 2012, n.
Il decreto legislativo, conformemente alla direttiva, si applica ai prodotti fitosanitari, definiti come i prodotti contenenti o costituiti da sostanze attive, antidoti agronomici o sinergizzanti, destinati ad uno dei seguenti impieghi: proteggere i vegetali o i prodotti vegetali da tutti gli organismi nocivi o prevenire gli effetti di questi ultimi; influire sui relativi processi vitali, conservare i prodotti vegetali medesimi, distruggere quelli indesiderati; controllare o evitare la loro crescita indesiderata (articolo 3, comma 1, lettera a)).
Il provvedimento prevede inoltre (articolo 6) l’adozione di un Piano d’azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, che definisce gli obiettivi, le misure, le modalità e i tempi per la riduzione dei rischi e degli impatti dell’utilizzo dei prodotti fitosanitari sulla salute umana, sull’ambiente e sulla biodiversità. Il Piano, inoltre, promuove lo sviluppo e l’introduzione della difesa integrata e di metodi di produzione o tecniche di difesa alternativi, al fine di ridurre la dipendenza dai prodotti fitosanitari, anche in relazione alla necessità di assicurare una produzione sostenibile, rispondenti ai requisiti di qualità stabiliti dalle norme vigenti.
Gli obiettivi del Piano riguardano i seguenti settori: la protezione degli utilizzatori dei prodotti fitosanitari e della popolazione interessata; la tutela dei consumatori; la salvaguardia dell’ambiente acquatico e delle acque potabili; la conservazione della biodiversità e degli ecosistemi.
Il Piano dovrà essere adottato con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con i Ministri dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e della salute, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Pag. 106Province autonome di Trento e di Bolzano, e successivamente comunicato alla Commissione europea.
Ai fini dell’adozione del Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, in attuazione 150 del 2012, è stato predisposto uno schema, sul del decreto legislativo n. quale è stata avviata una fase di consultazione pubblica, al fine di acquisire le osservazioni e le proposte di modifica dei soggetti portatori di interesse, che si è conclusa nello scorso gennaio, con l’acquisizione di un notevole numero di documenti.
La normativa di recente entrata in vigore individua altresì diverse misure specifiche in tema di formazione e abilitazione degli operatori professionali, di utilizzo e vendita dei prodotti fitosanitari, di raccolta di dati, di informazione e di sensibilizzazione della popolazione, per la tutela dell’ambiente acquatico e dell’acqua potabile e per la riduzione dei rischi in aree specifiche.
Particolarmente rilevante appare poi la parte dedicata alla difesa fitosanitaria a basso apporto di prodotti fitosanitari, che include sia la difesa integrata, articolata in un regime obbligatorio e in uno volontario, che l’agricoltura biologica (articoli 18 e seguenti).
In questo quadro, la Commissione Agricoltura intende accompagnare la fase di prima attuazione della nuova normativa con una specifica indagine conoscitiva, attraverso la quale, con il qualificato contributo da parte delle categorie e dei soggetti a diverso titolo interessati, assicurare il pieno perseguimento degli obiettivi prefissati a livello europeo e nazionale, valutando anche, ove appaia necessario, le eventuali misure correttive o di sostegno necessarie per completare il quadro normativi.
Audizioni.
Per le predette finalità, la Commissione intende procedere all’audizione dei seguenti soggetti:
Ministri con competenze nella materia oggetto dell’indagine;
rappresentanti delle regioni;
rappresentanti di autorità, organismi ed enti pubblici con competenze nella materia oggetto dell’indagine;
rappresentanti delle organizzazioni delle imprese agricole e delle altre organizzazioni di categoria interessate ai temi oggetto dell’indagine;
rappresentanti di altre organizzazioni e soggetti portatori di interessi e istanze rilevanti;
esperti della materia.
L’indagine si concluderà entro il mese di dicembre 2013.
Ufficio Legislativo WWF Italia
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