Test d’ingresso per le superiori, si solleva coro di contrari alla proposta

La proposta shock di introdurre i test di ingresso anche per i licei, avanzata dalla preside di un liceo di Mantova, non è passata “sottobanco”. Si è subito sollevato un coro di voci contrarie all’idea che, oltre a mettere in discussione il diritto allo studio, potrebbe rappresentare un pericoloso precedente di discriminazione.

“Negare il diritto allo studio a ragazzi di 14 anni non è la soluzione alla carenza di strutture scolastiche – tuona Federconsumatori – Né tanto meno è accettabile creare istituti di serie B in cui confinare i ragazzi che non passassero il test”. Secondo l’Associazione la notizia apparsa oggi è davvero allarmante, poiché “nessun test d’ingresso è ammissibile nella scuola d’obbligo”.

“Né tantomeno i test possono essere, come riportato  nell’offerta formativa di alcune scuole, strumento per la formazione delle classi. La scuola italiana deve essere plurale e offrire pari opportunità. È un dovere ed un diritto costituzionalmente garantito che non può in alcun modo essere leso”.Federconsumatori  è pronta a denunciare le scuole che adotteranno i test d’ingresso per l’accesso alle prime superiori e difendere, così, il diritto allo studio di tutti i ragazzi.

Anche le associazioni studentesche annunciano battaglia e bocciano la pratica adottata già da alcuni licei, linguistici, istituti tecnici, convitti che hanno fissato diverse prove tra gennaio e febbraio (scorsi). Sono scritti di matematica e italiano, inglese e tedesco, di logica e di musica destinati a chi sta frequentando la terza media e con largo anticipo ha già scelto la scuola dove approdare.

“Da sempre ci battiamo contro il numero chiuso universitario, e oggi che questa pratica discriminatoria e che calpesta il diritto allo studio varca le porte delle scuole – afferma la Rete degli studenti – non possiamo che dirci inorriditi. La scuola superiore è scuola dell’obbligo ed è folle poter anche solo immaginare di utilizzare test per bloccare l’accesso”. “Siamo pronti a fare ricorso in qualsiasi caso vengano utilizzati test d’ingresso per l’accesso alle scuole superiori. Il principio di libero accesso alla scuola è un principio sacro e non siamo disposti a cedere neanche mezzo centimetro”. La Rete avverte che il proprio Pronto Soccorso Studentesco è sempre attivo (soccorsostudentesco@gmail.com) per qualsiasi segnalazione in merito.

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