Monti e Interporto Centro Italia

La visita del Presidente del consiglio Mario Monti all’Interporto Centro Italia di Orte, deve finalmente porre al centro del dibattito politico la realtà della mancanza di strade e ferrovie adeguate nella Tuscia.

 

In questo ha pesato lo scarso peso di una classe politica che finora si è limitata a gestire alla meno peggio la realtà di un territorio con una economia costantemente depressa, ma questo non ci deve stupire in quanto la Tuscia ha sempre avuto nel Lazio un ruolo marginale, schiacciata dal peso enorme di Roma capitale, che come una idrovora drena tutte le risorse, lasciando alle altre realtà, in primis alla Tuscia il ruolo di “quartiere ” dormitorio, senza prospettive di sviluppo economico adeguato.

 

E’ per contrastare questa imposizione che chiediamo che si dia spazio ad un riequilibrio territoriale nei confronti di Roma, creando una macroarea che vada da Civitavecchia a Terni, all’Umbria e a Rieti, che sia aperta anche alla Toscana meridionale e ai centri dell’alta provincia di Roma, in modo tale da creare una massa critica, capace di non essere più vaso di coccio tra i vasi di ferro.

 

In questa direzione è fondamentale creare delle infrastrutture trasversali. in particolare pensiamo alla ferrovia Civitavecchia Orte, capace di unire quelli che sono i motori dello sviluppo di questa macroarea Tuscia /Etruria: il porto di Civitavecchia e l’interporto di Orte.Una ferrovia che ha visto il finanziamento da parte della UE per il progetto di riapertura insieme all’autorità portuale di Civitavecchia e allo stesso centro merci di Orte, insieme alla  regione Lazio.

 

Insieme alla ferrovia Civitavecchia Orte puntiamo alla creazione di un anello ferroviario “Circumcimina” che unisce tre ferrovie e collega i centri di Capranica – Ronciglione – Caprarola – Fabrica di Roma – Vignanello Vallerano – Soriano – Vitorchiano – Bagnaia – la Quercia – Viterbo – S. Martino al Cimono – Tobia – tre Croci Vetralla – Vicomatrino – Capranica e della relativa fermata da creare a servizio dell’ospedale Belcolle, oggi di fatto irraggiungibile con i mezzi pubblici.

 

Queste due opere sono state inserite nel piano di bacino della Tuscia, redatto dall ‘Università La sapienza di Roma, piano approvato all’unanimità dalla provincia di Viterbo.  

 

Nei momenti di crisi, crediamo che si debba puntare sugli investimenti,capaci di far ripartire l’economia. Queste scelte spettano alla politica, che non deve più essere assente  e tornare a programmare lo sviluppo. 

Altrimenti le visite dei politici, anche importanti saranno solo delle passeggiate elettorali.

 

Giacomo Traini, Raimondo Chiricozzi, Ennio La Malfa, Gabriele Pillon

29 gennaio 2013

 

 

Coordinamento Comitati Ferrovia

Tel Fax 0761 626783 Email: coordinamentocomitati.ferrovia@gmail.com Via Resistenza, 3 – 01037 Ronciglione VT

 

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