Arsenico nell’acqua pubblica di Viterbo. Un complotto?

il blog diriosaeba

arsenicoI complotti sono sempre esistiti nella storia dell’uomo. Alcuni veri e provati, altri stupidi ed irragionevoli come quella delle scie chimiche. L’ignoranza bovina della massa è stata da sempre il motore di queste paure e i furbetti del quartiere travestiti da ricercatori indipendenti hanno cavalcato l’onda della paura, instillando poco per volta odio verso l’untore immaginario.

Tankerenemy è un blog cheraccoglie notizie sullebufale più in voga come la fine del mondo di Giacobbo o la terra piatta, la terra cava con popolazioni che vivono dentro ad essa.

Rosario Marcianò è uno dei responsabili di questo blog, quello che sostiene che non è illegale puntare un laser verde verso aerei in volo per dimostrare che volano a bassa quota.

Tante volte il Rosario ha spiegato che le acque e le terre che usiamo per i più svariati motivi vengono da anni a contatto con innumerevoli sostanze rilasciate dagli aerei in volo, tramite i motori o tramite “emettitori” alari. La teoria cambia con il cambiare delle mode e delle tendenze. Come i materiali tossici cambiano con il cambiare delle mode. Ma le motivazioni sono sempre quelle, più o meno: controllo della popolazione mondiale, controllo mentale, controllo del clima.

A Viterbo sembra che qualcuno abbia inquinato le acque con dell’arsenico.

L’arsenico “assomiglia” ad un metallo a prima vista, giallo il più leggero, grigiastro il più pesante. Assieme al suo vicino fosforo può essere estremamente pericoloso.

Nell’illustrazione a fianco di Harper’s Weekly, del 1858 viene rappresentato  uno scheletro che cucina dolci all’arsenico, veleno molto in voga all’epoca tra le donne anche della buona borghesia. Lo trovavano sotto forma di carta moschicida che veniva fatta bollire per ricavarne il veleno. La pozione letale si poteva poi sciogliere in ministre e brodini o aggiungere ad altre preparazioni.

Ora secondo i sostenitori delle scie chimiche questo “complotto” si perpetua su scala planetaria per uccidere indiscriminatamente chiunque.

Davanti ad un elenco degli usi più comuni, passati e presenti, dell’arsenico, i “complottati” negano ad oltranza che l’inquinamento possa provenire da cause così normali e banali.

L’arseniato di piombo è stato usato fino a buona parte del XX secolo come pesticida sugli alberi da frutto, con gravi danni neurologici per i lavoratori che lo spargevano sulle colture e ci sono resoconti sull’uso di arseniato di rame nel XIX secolo come colorante per dolciumi. L’applicazione di maggiore pericolo per l’essere umano è probabilmente quella del legno trattato conarsenocromato di rame (“CCA” o “Tanalith”, e la maggior parte del vecchio legno “trattato a pressione”). Il legname CCA è ancora in circolazione e in uso in molti paesi, ed è stato usato in modo massiccio durante la prima metà del XX secolo per strutture portanti e rivestimenti esterni di edifici in legno, dove c’era il pericolo di marcescenza o di attacchi di insetti. Anche se questo tipo di trattamento del legno è stato proibito nella maggior parte delle nazioni dopo la comparsa di studi che dimostravano il lento rilascio di arsenico nel terreno circostante da parte del legno CCA, il rischio più grave è la combustione di legno CCA, che concentra i composti di arsenico nelle ceneri: ci sono stati casi di avvelenamento da arsenico di animali e di esseri umani per ingestione di ceneri di legno CCA (la dose letale per un uomo è di 20 grammi di cenere, circa un cucchiaio). Il legno CCA recuperato da costruzioni demolite continua tuttavia ad essere bruciato, per ignoranza, in fuochi domestici o commerciali; lo smaltimento sicuro di legno CCA continua ad essere poco praticato e ci sono preoccupazioni in alcune zone massicciamente edificate con legno trattato all’arsenico per la futura demolizione delle costruzioni.

Altri usi:

  • Vari insetticidi e fitofarmaci agricoli.
  • L’arseniuro di gallio (GaAs) è un importante semiconduttore, usato nei circuiti integrati e nei pannelli fotovoltaici. I circuiti realizzati in arseniuro di gallio sono molto più veloci (ma molto più costosi) di quelli realizzati in silicio. A differenza del silicio, possono essere utilizzati nei diodi laser e nei LED per convertire direttamente l’elettricità in luce.
  • Il triossido di arsenico è stato impiegato per la cura della leucemia promielocitica acuta in pazienti resistenti alla terapia con l’acido trans-retinoico.
  • Il triossido di arsenico è impiegato in Australia come agente per la disinfestazione delle case dalle termiti.
  • È usato anche nella realizzazione di fuochi d’artificio.

Ogni volta che un complottista (termine di comodo, non dispregiativo) si fa avanti con la teoria della scia chimica io chiedo sempre le solite domande che ogni volta vengono lasciate orfane di una risposta:

  1. Come mai non esistono documenti di analisi chimiche valide di terreno o di acqua a riguardo?
  2. Come mai hanno trovato arsenico a Viterbo e non a Roma o a Grosseto (per esempio)? Gli aerei rilasciano inquinanti con le scie chimiche, linearmente quindi. Si presume quindi che le analisi che si fanno spesso sulle acque potabili ovunque in Italia diano evidenza di inquinanti. Ovunque!

Aspetto educatamente delle risposte e auspico l’apertura di canale di discussione visto che sul blog di Tankerenemy si è deciso di chiudersi a riccio e di evitare un democratico confronto.

 

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