Castagneti dei Monti Cimini e Fitofarmaci

Fitofarmaci:

  1. I medici dicono che causano un mare di malattie dalla gravità da far accapponare la pelle
  2. I biologi dicono che danneggiano tutte le forme di vita
  3. I tecnici dell’ARPAV dicono che rafforzano e moltiplicano le infestazioni
  4. I nutrizionisti dicono che rendono pericolosi tutti i cibi, compresa l’acqua, ove riescono ad insediarsi
  5. I ginecologi dicono che hanno, sui feti, effetti devastanti
  6. I pediatri dicono che producono nei bambini cancri, tumori e deformazioni mostruose
  7. Gli entomologi dicono che impediscono la autodifesa naturale delle piante
  8. Gli ematologi dicono che producono leucemie
  9. I mercati si vanno orientando verso i prodotti biologici
  10. I consumatori vogliono sempre più etichette chiare e veritiere per sapere qual è la concentrazione di veleni nei cibi che comprano e che non vogliono più comprare
  11. Gli economisti dicono che i fitofarmaci, per i loro costi, per le spese di irrorazione, per il ritardo enorme che producono alla guarigione dei castagneti e per le perdite di produzione a medio e lungo termine, non sono economicamente convenienti
  12. Gli esperti di lotta biologica dicono che i fitofarmaci annullano gli effetti prodotti dagli antagonisti costati enormi capitali
  13. Il Marketing Territoriale dice che i fitofarmaci oscurano l’immagine delle realtà tipiche in cui vengono irrorati
  14. Nessuno vorrebbe veder mai nascere un bambino deformato.

E allora?

Si è tutto vero ma:

  1. Poiché per alcuni produttori il danno economico è insopportabile
  2. Poiché la legge non permette di impedire l’uso di fitofarmaci regolarmente registrati

allora tutte quei motivi sopra elencati e tanti altri che si potrebbero aggiungere all’elenco non hanno valore.

Va bene.

E allora?

Suggerimenti:

  1. A parte che con i fitofarmaci il danno a medio e lungo periodo sarà enorme e definitivo nel senso che si potranno perdere addirittura i castagneti si chiedano, per i rediti dei produttori, soluzioni finanziarie idonee, se ne esistono quando si persegue lo sfacelo, chiedendo fondi adeguati agli Enti Pubblici competenti Regionali, Nazionali, Comunitari
  2. Si costituisca un comitato tecnico-scientifico che indirizzi i produttori
  3. Si attivi un Disciplinare Unico per la Coltivazione dei Castagneti dei Monti Cimini
  4. La legge non impedisce che si persegua una maturazione civica e culturale dei pochi irriducibili rimasti anche coinvolgendo scuole e genitori
  5. Si investa l’opinione pubblica sino ad un Referendum Pubblico Consultivo che coinvolga tutte le popolazioni dei Monti Cimini perché pochi irresponsabili non possono mettere a rischio la salute e l’economia di tutti.

Angelo Bini

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