Una sala strapiena per discutere le questioni legate “all’acqua potabile”

       

venerdì 02 Novembre 2012 12:02

Capranica. La Chiesa di san Francesco negli anni ’60

Capranica Una sala strapiena quella della Casa della Comunità di Capranica, per la riunione indetta per discutere le questioni legate “all’acqua potabile” distribuita dalla Talete nelle abitazioni di Capranica, anche in visione della scadenza delle deroghe, che per legge l’hanno fatta divenire potabile, e  le iniziative da prendere rispetto le pretese della stessa Talete.

La presenza dei legali avvocato Massimo Pistilli, Riccardo Catini ed Elena Tolomei dello Studio Pistilli,  che assiste il comitato acqua potabile, si è rilevata molto opportuna.

Molti cittadini di Capranica, infatti, che per le fatture 2010 e 2011 ricevute dalla Talete per il Servizio idrico integrato, avevano effettuato il pagamento ridotto del  50% del canone acqua, in quanto non potabile, hanno ricevuto negli ultimi giorni una lettera intimidatoria dalla Talete richiedente il pagamento immediato di somme che non le sono dovute, perché non tengono nemmeno conto di quanto già versato ed infine addirittura minaccia l’interruzione del servizio idrico.

L’avv. Massimo Pistilli,  ha illustrato dal punto di vista legale le azioni possibili perché venga giustamente osservato il diritto all’acqua potabile, a cominciare da una azione rivolta alla Presidenza del consiglio dei ministri per violazione del diritto comunitario, per il danno alla salute, il danno biologico e il danno morale.

L’avv. Catini e l’avv. Tolomei hanno informato l’assemblea di aver predisposto la documentazione necessaria per le iniziative illustrate dall’avv. Pistilli, compresa la lettera di diffida da inviare alla Talete.

Alle iniziative legali, hanno concluso i responsabili delle associazioni,  non va fatta però mancare l’azione di stimolo che  i cittadini debbono continuare a svolgere perché le istituzioni comprendano definitivamente che la battaglia per l’acqua potabile è una battaglia di civiltà.

Occorre allora continuare a chiedere informazione corretta da parte delle istituzioni, attraverso l’affissione di manifesti e soprattutto delle analisi della ASL accanto alle “fontanelline leggere” oltre alla scritta non potabile nelle fontane pubbliche dove effettivamente l’acqua non è potabile.

Comitato Ambiente Capranica

Presidente Comitato Acqua Potabile

Raimondo Chiricozzi

 

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