Lago di vico, polveri, acqua potabile

22 agosto 2012

Lettera aperta alle istituzioni in indirizzo

 

Al        Sindaco e consiglieri comunali del Comune di Ronciglione                 
             Sindaco e Consiglieri comunali del Comune di Caprarola
            Prefetto di Viterbo
            Presidente del Tribunale di Viterbo
            Procuratore della Repubblica- Viterbo
            Commissario Europeo all’Ambiente
            Commissario Europeo alla Salute
            Ministro dell’Ambiente
            Ministro della Salute
            Ministro dei beni Culturali
            Ministro del Turismo
            Presidente Istituto Superiore Sanità
            Presidente Regione Lazio
            Commissario Emergenza Arsenico
            Assessore all’Ambiente Regione Lazio
            Assessore Sanità Regione Lazio
            Presidente Commissione ambiente Regione Lazio
            Garante Servizio idrico Regione Lazio                       
            Presidente Provincia di Viterbo
            Assessore Ambiente Provincia di Viterbo
             Commissario Riserva naturale Lago di Vico
            ASL Viterbo Direttore Generale
            ASL Viterbo Direttore Sanitario
            ASL VT Direttore Prevenzione Servizio Igiene e Sanità Pubblica
            ASL VT Direttore Prevenzione Servizio Igiene e Sanità Pubblica sez 4 Vetralla
            ASL VT Responsabile U.O.S.D. Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione
            Arpa Lazio
            Arpa Lazio sezione Viterbo Commissario Riserva naturale Lago di Vico
            Carabinieri NAS
            Carabinieri NOE
            Informazione

 

 

 

 

Non appena diffusa la notizia della richiesta di incidente probatorio, presentata al G.I.P. dal Dr. Franco Pacifici, Sostituto Procuratore della Repubblica, a seguito del procedimento penale nei confronti di Massimo Sangiorgi e Alessandro Cuzzoli ex Sindaci di Ronciglione e Caprarola, si sono moltiplicati gli interventi sulla stampa.

Alcuni di questi, suscitano tenerezza, perché mostrano “qualità” di uomini capaci di cambiare posizione e giudizio con il variare del ruolo rivestito. Non ci soffermiamo ulteriormente su tali valutazioni, poiché esulano dall’esame della sostanza della vicenda.

 

La conca del Lago di Vico, è bene ricordarlo, è Riserva naturale ed è quindi sottoposta a tutela di leggi specifiche.

Come sia stato possibile ridurla allo stato attuale, nonostante ciò ?  Di chi sono le colpe?

 

Sono anni che si parla della necessità di risanamento del lago e di iniziative capaci di bloccare il fenomeno dell’eutrofizzazione, non solo per tutelare le acque del lago, ma anche per la salute dei cittadini.

In questi anni, nonostante le denuncie di cittadini e associazioni, cosa è stato fatto in concreto?

 

Le associazioni degli agricoltori dicono: “I prodotti che si usano in agricoltura non sono più inquinanti e comunque questo è il nostro lavoro. La colpa è delle fosse a dispersione e del centro Chimico”.

E intanto la monocoltura del nocciolo, si è maggiormente estesa, anche in aree demaniali.

 

Chissà perché il terreno viene lavorato da agricoltori – palombari ? Chissà perché le micro – cellule cancerogene dell’alga rossa proliferano?

 

Gli amministratori dicono : “ Abbiamo istituito tavoli e programmato interventi; abbiamo fatto ordinanze e stiamo mettendo in atto iniziative ricercando il coinvolgimento degli agricoltori;

quasi tutte le fosse sono state allacciate al collettore; la bonifica del Centro Chimico inizierà presto”.

E intanto le vecchie ordinanze restrittive, sebbene insufficienti, che vietavano l’uso di concimi chimici e diserbanti nei trecento metri dalla riva del lago, sostituite da altre ben più permissive, non sono più state ripristinate; gli interventi programmati continuano a rimanere scritti sulla carta e non vengono attuati; le fosse non sono ancora tutte allacciate al collettore; la bonifica del Centro Nucleare Batteriologico e Chimico non è ancora iniziata; la coltivazione delle nocciole continua, senza aver messo a dimora il pratino (per il quale sono stati elargiti finanziamenti), con uso di diserbanti e concimi chimici che percolano nel lago e inquinano l’aria al momento della raccolta con macchine aspiranocciole (che grazie ai finanziamenti elargiti non dovrebbero sollevare polveri).

 

E intanto la richiesta fatta dalla ASL il 5 aprile 2011 di riclassificazione delle acque del lago e riproposta in ogni riunione del tavolo tecnico provinciale giace inevasa. Le richieste precise di approvvigionamento a mezzo autobotti fatte dalla ASL , per il rifornimento degli esercizi commerciali e dei cittadini a maggior rischio, sono state e vengono sottovalutate e ignorate.

“Gli ambientalisti sono dei terroristi che lavorano contro il turismo e contro lo sviluppo economico del territorio”, hanno detto e dicono in coro amministratori e associazioni degli agricoltori.

Quanto costerà alla collettività il disinquinamento del lago di Vico? Qual’ è il costo sociale per la salute dei cittadini e degli stessi agricoltori? Perché ci si dimentica, così facilmente, che la vita umana non ha prezzo? Hanno giovato e giovano alla chiarezza dell’informazione le ordinanze confuse e le dichiarazioni contraddittorie ?

 

L’intervento della Magistratura, da noi richiesto con varie denunce a partire dal 18 marzo 2009, in particolar
e per la scarsa trasparenza nell’informazione è quindi ben accetto. Il Comitato Acqua Potabile, ADUC Ronciglione, Accademia Kronos e AICS Viterbo, hanno per questo dato incarico allo studio legale Pistilli per la costituzione di parte offesa.

La magistratura dovrà accertare il danno ambientale all’ecosistema dei Monti Cimini, ma anche i possibili danni alla salute dei cittadini che potrebbero essere derivati dalla distribuzione di acqua non potabile.

 

Nel frattempo, però, pur apprezzando l’iniziativa del comune di Ronciglione di affiggere il cartello “NON POTABILE” sulle fontane pubbliche del paese (in alcune deve essere ancora affisso), come Comitato Acqua Potabile riteniamo necessario chiedere ancora ai nuovi Sindaci di Ronciglione e Caprarola e alle istituzioni tutte:

 

– informazione corretta, ampia e diffusa, ai cittadini e agli utenti, negli studi medici, farmacie,

scuole ambulatori ASL e presso l’Ospedale di Ronciglione;

– azioni concrete per il disinquinamento delle acque del Lago di Vico, attraverso una agricoltura non inquinante, l’allaccio di tutte le fogne ai collettori, la creazione di servizi igienici lungo le spiagge, la bonifica del centro chimico;

– non attingere più e distribuire acqua proveniente dal lago di Vico, fino al suo effettivo disinquinamento, quindi, fornire acqua potabile, con autobotti o altri mezzi idonei, almeno agli esercizi commerciali, alle donne in gravidanza, bambini e anziani , senza continuare come se nulla fosse accaduto e i problemi non fossero presenti e ben visibili;

– copia della documentazione (progetti, impegni di spesa, ecc.) dei lavori svolti per suddividere l’acquedotto del comune di Ronciglione e della dichiarazione fornita alla ASL; documentazione che chiarisca da quale approvvigionamento sono servite “le fontanelline leggere”;

– il monitoraggio sullo stato di salute delle persone e in particolare dei bambini; la realizzazione del Registro Tumori per gli abitanti del comprensorio dei Monti Cimini;

– rivedere la decisione presa dai Consigli comunali di aderire alla Talete, in quanto si ritiene che, col passaggio alla Talete della gestione del S.I.I., lieviteranno esclusivamente i costi dell’acqua. L’esborso di denaro dei cittadini, a causa della grave situazione debitoria della Talete stessa, difficilmente potrà essere utilizzato per l’ammodernamento degli acquedotti e quindi per la distribuzione dell’acqua veramente potabile.

 

Richiediamo, inoltre, ai Sindaci di Ronciglione e Caprarola, stante la pericolosità e non potabilità dell’acqua distribuita:

– di rimborsare, come prescrive la legge, il 50% del canone acqua e di effettuare tale riduzione precedentemente all’invio delle nuove cartelle;

 

Richiediamo, infine, ai Sindaci e al Prefetto:

– di non permettere la raccolta delle nocciole con le macchine aspira nocciole, se non dopo che le piogge ne abbiano mitigato l’azione; di programmare la raccolta, a seguito di dati forniti dalla centralina per la misurazione delle polveri immesse nell’aria, che è indispensabile installare nella conca del lago di Vico; l’estensione in tutto il comprensorio dei Monti Cimini del monitoraggio, programmato dalla Regione Lazio per il controllo dell’inquinamento del suolo dell’acqua e dell’aria.

 

Restando in attesa di risposte. Distinti saluti.

                                                                                                              Raimondo Chiricozzi

 

COMITATO ACQUA POTABILE
Tel.0761626783 – 3683065221  www.comitatoacquapotabile.it  Email: comitatoacquapotabile@gmail.com

aderente al coordinamento nazionale bonifica armi chimiche

 

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