TUTELA DEL LAGO DI VICO E DELLA SALUTE DEI CITTADINI

COMITATO ACQUA POTABILE
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TUTELA DEL LAGO DI VICO E DELLA SALUTE DEI CITTADINI

12 AGOSTO 2012

Lettera aperta alle istituzioni in indirizzo

Non appena diffusa la notizia della richiesta di incidente probatorio, presentata al G.I.P. dal  Dr. Franco Pacifici Sostituto Procuratore della Repubblica, a seguito del procedimento penale nei confronti di Massimo Sangiorgi e Alessandro Cuzzoli ex Sindaci di Ronciglione e Caprarola, si sono moltiplicati gli interventi sulla stampa.

Alcuni di questi, suscitano tenerezza, perché mostrano “qualità” di uomini capaci di cambiare posizione e giudizio con il variare del ruolo rivestito.
Non mi soffermo ulteriormente  su tali valutazioni, poiché esulano dall’esame della sostanza della vicenda.

La  conca del  Lago di Vico, è bene ricordarlo, è Riserva naturale ed è quindi sottoposta a tutela di leggi specifiche.
Come sia stato possibile ridurla nello stato attuale è un esame storiografico, che abbiamo in mente di approfondire grazie all’osservazione continuativa delle trasformazioni in essa avvenute.

Sono anni che si parla della necessità di risanamento del lago e di iniziative capaci di bloccare il fenomeno dell’eutrofizzazione, non solo per tutelare le acque del  lago, ma anche per la salute dei cittadini.

In questi anni, nonostante le denuncie di cittadini e associazioni, cosa è stato fatto in concreto?

Le associazioni degli agricoltori dicono: “I prodotti che si usano in agricoltura non sono più inquinanti e comunque questo è il nostro lavoro. La colpa è delle fosse a dispersione e del centro NBC”.
E intanto la monocoltura  del  nocciolo, si è maggiormente estesa, anche in aree demaniali. Perché lavorano il terreno  chiusi in scafandri come palombari? Per quale misterioso motivo l’alga rossa e le micro cellule cancerogene proliferano?  

Gli amministratori  dicono : “ Abbiamo istituito tavoli e programmato interventi. Abbiamo fatto ordinanze e stiamo mettendo in atto iniziative ricercando il coinvolgimento degli agricoltori; quasi tutte le fosse sono state allacciate al collettore; la bonifica del Centro Chimico inizierà presto”.
E intanto la richiesta fatta dalla ASL  il 5 aprile 2011 di riclassificazione delle acque del lago e riproposta in ogni riunione del tavolo tecnico provinciale giace inevasa. Le richieste precise di approvvigionamento a mezzo autobotti fatte dalla ASL , per il rifornimento degli esercizi  commerciali e dei cittadini a maggior rischio sono state e vengono sottovalutate e ignorate. E intanto le vecchie ordinanze restrittive, sebbene insufficienti, sono state  sostituite da altre ben più permissive. Gli interventi  programmati continuano a rimanere scritti sulla carta e non vengono attuati. Le fosse non sono ancora tutte allacciate al collettore. La bonifica del Centro Nucleare Batteriologico e Chimico non è ancora iniziata.

“Gli ambientalisti sono dei terroristi che lavorano contro il turismo e contro lo sviluppo economico del territorio” , hanno detto e dicono in coro amministratori e associazioni degli agricoltori.

Quanto costerà alla collettività il disinquinamento del lago di Vico? Qual’ è il costo sociale per la salute dei cittadini e degli stessi agricoltori? Perché ci si dimentica, così facilmente, che la vita umana non ha prezzo? Hanno giovato alla chiarezza dell’informazione le ordinanze confuse e le dichiarazioni contraddittorie?

L’intervento della Magistratura, da noi richiesto con varie denunce a partire dal 18 marzo 2009, in particolare per la scarsa trasparenza nell’informazione è quindi  ben accetto. Il Comitato Acqua Potabile, Accademia Kronos e Associazione Italiana Cultura e Sport Comitato provinciale di Viterbo, hanno per questo dato incarico allo studio legale Pistilli per la costituzione di  parte offesa.

La magistratura dovrà accertare il danno ambientale all’ecosistema dei  Monti  Cimini, ma anche  i possibili danni alla salute dei cittadini che potrebbero essere derivati dalla distribuzione di acqua non potabile.

Nel frattempo,  però , il  Comitato Acqua Potabile chiede ancora alle istituzioni tutte:
– di non continuare come se nulla fosse avvenuto, distribuendo ancora acqua proveniente dal lago di Vico;
– di fornire acqua potabile agli esercizi commerciali, alle donne in gravidanza e bambini con autobotti o altri mezzi idonei;
– di informare correttamente la popolazione;
– di iniziare un monitoraggio sullo stato di salute delle persone e in particolare dei bambini;
Restando in attesa di risposte. Cordiali saluti.

                                                                                                                              Raimondo Chiricozzi

 

 

 

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