Solidarietà a Giovagnoli Sindaco di Ronciglione all’ex Sindaco Sangiorgi e ai Prefetti Giacchetti, Aronica e Scolamiero

Lettera aperta

Esprimo la mia personale solidarietà ad Alessandro Giovagnoli Sindaco di Ronciglione. Desidero esprimerla anche all’ex Sindaco Sangiorgi e ai Prefetti Giacchetti, Aronica e Scolamiero che hanno ricevuto anch’essi le minacce. Non in questa  grave misura, sono stato anch’io oggetto di intimidazioni e quindi so bene il fastidio che provano.
Non voglio però esprimere valutazioni sulle persone che commettono questi  atti, per i quali provo assoluto  dissenso.

Partendo da questa vicenda, vorrei  cercare di aprire una discussione costruttiva sulla politica e come è andata  trasformandosi  la lotta politica. Dal confronto aperto, sono sicuro si potrebbero trovare anticorpi capaci di scoraggiare queste derive.

Ritengo di poter affermare che il decadimento della politica dipenda principalmente da situazioni sociali, ma anche dall’ingegneria politica degli ultimi anni.

Esaminando  in particolare quest’ultima, mi sembra che l’avvento della maggioritaria a tutti i livelli, abbia portato in parte alla conseguente scomparsa dell’opera di filtro che svolgevano i partiti politici. Il candidato Sindaco, ad esempio,  può formare una propria lista con uomini a lui vicino, con pochissimo confronto all’interno del suo partito, con l’emarginazione di qualsiasi voce dissenziente e di partiti ritenuti marginali. Ciò ha portato sicuramente alla diminuzione della conflittualità, ma anche alla diminuzione del dibattito politico e quindi di reale democrazia .

A poco servono le richieste di  partecipazione  e coinvolgimento  alle scelte amministrative dei cittadini, difficilmente verranno accolte. Infatti sono pochissimi i Comuni e i Sindaci che fanno della partecipazione che è l’essenza della democrazia il loro fiore all’occhiello.

L’altro aspetto è ancora più inquietante  perché riguarda la società e i valori emergenti.

Due mi sembrano  le questioni  eclatanti: l’individualismo e la bramosia del denaro.

Le porte aperte della politica, che è anche divenuta  difficilmente controllabile, proprio per l’ingegneria politica che ne ha eliminato o attenuato  i controlli,  fanno il resto.

Occorre quindi discutere a fondo, fare proposte che migliorino il rapporto tra istituzioni e cittadini, che facciano avvicinare i giovani alla discussione politica finalizzata al bene della collettività.

Sono queste le cose che vale la pena istillare nella società, attraverso l’esempio morale dei  politici e degli amministratori, ma anche con il nostro esempio, di semplici cittadini. Sono queste le cose che ci faranno dire: abbiamo fatto il nostro dovere di cittadini responsabili e non di sudditi.

                                                                                                                              Raimondo Chiricozzi

4 agosto 2012 

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