Taranto: meglio morire di tumore o di fame?

da beppegrillo

(11:30)

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La scelta, drammatica, per i tarantini è tra la disoccupazione e l’emigrazione o la morte per tumore. E’ sconvolgente. A gridare “il re è nudo” è stata ancora una volta la magistratura, che va ringraziata. La politica è morta e Taranto è il suo cimitero.

Intervista a Federico Catucci uno degli organizer degli Amici di Beppe Grillo di Taranto

Taranto e il cosiddetto sviluppo(espandi | comprimi)
Sono Federico Catucci del Meet Up 192 Amici di Beppe Grillo Taranto.
Taranto paga per intero le conseguenze del cosiddetto sviluppo basato sulla famosa catena lineare della produzione e su tre momenti in particolare: estrazione materia prima – lavorazione del prodotto estratto – smaltimento.
Un vecchio modello di sviluppo che causa oltre alla predazione e al consumo delle risorse anche inquinamento e disuguaglianza. Un modello che va immediatamente sostituito da un sistema dove l’elemento centrale della politica sono gli abitanti, l’ecosistema, la biodiversità e non più il profitto e i benefici di pochi a danno di molti.

 

La politica non deve pressare i giudici (espandi | comprimi)
Intanto giovedì 26 migliaia di lavoratori sono scesi in strada a manifestare pacificamente per tutelare il proprio posto di lavoro convinti da qualcuno, come si evince dalle loro interviste, di averlo già perso. Probabilmente lo scopo ulteriore – dice la Procura – era mettere pressione sui giudici del Tribunale del Riesame, che già il 3 Agosto deciderà se confermare o meno il sequestro (appare paradossale che il primo a richiedere il riesame sia proprio il ministro dell’Ambiente Clini che invece dovrebbe essere una delle parti offese!). I blocchi oggi sono interrotti e riprenderanno lunedì 2 agosto.

Il nostro punto di vista (espandi | comprimi)
I menefreghisti e i non curanti della vita dei Tarantini, si lavano le mani e la coscienza con termini come “Una città necessaria.” Solo con gli occhi e le orecchie bendate si poteva evitare di capire che l’intera classe politica locale, regionale e nazionale ha girato per decenni la testa da un’altra parte e considerato Taranto un caso da non affrontare per puri scopi speculativi e a tutela della famiglia Riva. Proprietà a cui lo Stato aveva da un lato praticamente regalato l’industria negli anni novanta e dall’altro rifilato un problema ambientale e di salute mica di poco conto. E mai risolto.

L’intervista è realizzata con la partecipazione alla realizzazione e la condivisione del testo degli Amici di Beppe Grillo Taranto – Meet Up 192.

Invisibili. Vivere e morire all’Ilva di Giuse Alemanno

L’Italsider non c’è più. C’è l’ILVA. Per i nuovi operai dell’ILVA, divisi in normalisti e turnisti, il sindacato è lontano

 

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Postato il 28 Luglio 2012 alle 14:40 in  | Scrivi listen_it_it.gifAscolta | Stampa
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