Ilva: in urine abitanti Taranto alte concentrazioni metalli

da l’UNITA’

 

(ANSA) – ROMA, 27 LUG – Nelle urine degli abitanti dell’area di Taranto ci sono alte concentrazioni di metalli, soprattutto di piombo. Lo afferma uno studio di alcuni ricercatori dell’universita’di Bari e dell’Arpa su 272 soggetti, presentato qualche giorno fa durante un workshop nella stessa Taranto. L’analisi ha ricercato i livelli di arsenico, piombo, cadmio, cromo e manganese, confrontandoli con i valori presentati dalla Societa’ italiana valori di riferimento (Sivr) per l’esposizione non professionale. Per l’impianto siderurgico Ciafani chiede di ”evitare gli errori commessi 10 anni a Gela quando venne sequestrato il petrolchimico”, risolvendo poi la cosa ”con un decreto” ma lasciando ”tuttora a Gela gli stessi problemi non risolti che avevano portato al sequestro”. Ora a Taranto, osserva Ciafani, ”a causa delle responsabilita’, che al 100% sono di Ilva, rischiamo un esito simile”, con tre problemi da risolvere: ”ambientale, sanitario e occupazionale”. ”Oggi – spiega il vicepresidente di Legambiente – stiamo piangendo purtroppo sul latte versato dall’azienda, siamo arrivati a questo esito perche’ l’Ilva non ha voluto fare quello che da anni doveva esser fatto per ridurre le emissioni in atmosfera e ridurre gli impatti sanitari. L’Ilva ha voluto perdere tempo con un atteggiamento dilatorio arrogante e irresponsabile”. Infine, conclude Ciafani, ”speriamo che da questa cosa si esca in tempi brevi con una nuova Aia molto stringente in modo tale che da qui a poco tempo si possa ripartire con una produzione piu’ sostenibile”.

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