Gli ambientalisti contro gli incendi di bosco e contro i veleni al lago di vico

Avviate le pratiche per costituirsi parte civile offesa contro ignoti per l’incendio di Poggio Nibbio nella Riserva Naturale del Lago di Vico.

Gli ambientalisti contro gli incendi di bosco e contro i veleni al lago di vico

 

La Direzione di Accademia Kronos ha dato mandato ai propri legali per la costituzione di parte civile contro ignoti per l’incendio di Poggio Nibbio all’interno della riserva naturale del lago di Vico. Si legge nella nota di Accademia Kronos: “…chi causa volutamente un incendio di bosco non solo fa gravi danni all’ambiente naturale e all’ecosistema forestale, ma attenta al futuro della stessa umanità. Questo perché l’anidride carbonica, un gas serra che fa aumentare la temperatura terrestre, imprigionato sapientemente dalle piante per decenni e secoli viene in poche ore nuovamente liberato nell’aria determinando un ulteriore aggravio del bilancio CO2 – atmosfera. Questi piromani criminali non possono essere condannati solo per l’incendio boschivo causato, ma anche e soprattutto per l’attentato al futuro dell’umanità. Le pene quindi dovrebbero essere molto più pesanti delle attuali.”

La nota continua segnalando che l’amministrazione comunale di Caprarola prevede di attuare un piano di assestamento forestale, di cui tutte le associazioni ambientaliste regionali si sono già opposte,  in cui sono previsti tagli di faggi nella conca del Lago di Vico. Accademia Kronos fa notare che in questo momento difficile in cui il trend del riscaldamento globale del pianeta sembra non arrestarsi più, il taglio dei faggi è un’assurda operazione antieconomica e antiecologica perché questa pianta, originariamente nata per temperature molto più basse, una volta tagliata difficilmente riuscirà a rigermogliare. Il comune di Caprarola, si legge sempre nella nota, è l’unico comune europeo in controtendenza. Tutte le altre amministrazioni, anche in previsione di contributi internazionali per il mantenimento del manto verde, si stanno adoperando per piantare alberi e ricostituire parchi e boschi, il Comune di Caprarola invece vorrebbe tagliare i boschi che la natura gli ha donato. L’attuale amministrazione comunale invece di prevedere tagli all’interno della riserva naturale del lago di Vico, dovrebbe adoperarsi affinché una parte dei suoi cittadini, coltivatori di nocciole, cessi da subito di avvelenare le acque del lago di Vico con prodotti chimici deleteri per tutto l’ecosistema Vico. Non servono soldi, conclude la nota, per evitare che le alghe rosse continuino a proliferare incontrastate sul lago, come si legge in alcune recenti relazioni di tecnici agronomi e”ambientali” locali, questo è un alibi per continuare ad avvelenare i noccioleti, basta non usare più prodotti chimici (fertilizzanti, pesticidi, diserbanti) e le alghe in pochi anni scompariranno. Questo è accaduto già in alcuni laghi dell’Italia come a Nemi dove un’oculata politica di risanamento ambientale ha fatto si che prodotti chimici non si spargessero più sui campi e così le alghe rosse sono scomparse.

Dopo i 50 ettari di bosco andati in fumo, evitiamo di fare ancora danni all’ambiente naturale del lago di Vico e alla salute dei cittadini di Ronciglione e Caprarola.

19/07/2012 |

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