Il consigliere regionale Angelo Bonelli ha presentato una interrogazione sul degrado e l’inquinamento delle acque del lago di Vico

Sulla base di una segnalazione dell’Associazione italiana medici per l’ambiente, il consigliere regionale Angelo Bonelli ha presentato una interrogazione alla Presidente e all’Assessore all’Ambiente della Regione Lazio in merito al degrado e all’inquinamento del lago di Vico e ai possibili conseguenti rischi sanitari.

 

Nota per la stampa  a cura dell’Associazione italiana medici per l’ambiente -Isde (International Society of Doctors for the Environment) di Viterbo

 

Viterbo, 14 luglio 2012

 

Per comunicazioni: Isde di Viterbo, tel.3383810091, e-mail: isde.viterbo@gmail.com

*

Di seguito il testo dell’interrogazione

 

Interrogazione urgente a risposta immediata  n.316 del giorno 11 luglio 2012

 

Oggetto: Pubblicizzazione dell’attuale classificazione delle acque del lago di Vico ai sensi del

D.Lgs 152/2006 “Nome in materia ambientale”, in considerazione del loro degrado e della

distribuzione ad uso potabile.

 

Il sottoscritto Angelo Bonelli Capogruppo dei Verdi

Premesso che:

~ l’Associazione italiana medici per l’ambiente -Isde (International Society of Doctors for the

Environment ) di Viterbo, in considerazione del gravissimo e documentato degrado delle

acque del lago di Vico, nel corso degli ultimi anni, ha più volte chiesto di conoscere la

classificazione di queste acque e il tipo di trattamento cui sono ordinariamente sottoposte e

questa richiesta, più volte reiterata, si è resa necessaria ed è urgente in quanto gli acquedotti

dei Comuni di Ronciglione e Caprarola sono riforniti per la maggior parte da acque captate

proprio da questo lago;

~ l’Associazione italiana medici per l’ambiente – Isde, non avendo ricevuto specifica risposta

da parte delle competenti istituzioni, con lettera del giorno 10  aprile 2012 ha chiesto

l’intervento anche del Prefetto di Viterbo per acquisire l’attuale classificazione delle acque

del lago e per verificare, l’ottemperanza, da parte delle Istituzioni ed enti preposti, a quanto

disposto dal D.Lgs. 152/06;

~ risulta che la Regione è stata più volte sollecitata, anche dalla Prefettura di Viterbo, a fornire

risposta in merito all’attuale classificazione delle acque del lago di Vico, in considerazione

del loro degrado e della distribuzione ad uso potabile.

Considerato che:

il D. Lgs. 152/06 individua tra le acque superficiali a specifica destinazione funzionale, le

“acque dolci superficiali destinate alla produzione di acqua potabile” e stabilisce che le

acque dolci superficiali destinate alla produzione di acqua potabile, in base alle

caratteristiche fisiche, chimiche e microbiologiche possedute, siano classificate dalle

Regioni, nelle categorie Al, A2, A3 e sottoposte ai seguenti trattamenti:

Categoria A1: trattamento fisico semplice e disinfezione;

Categoria A2: trattamento fisico e chimico normale e disinfezione;

Categoria A3: trattamento fisico e chimico spinto, affinazione e disinfezione.

Considerato che:

Il Decreto legislativo 152/06 impone che le acque dolci superficiali che presentano caratteristiche

fisiche, chimiche e microbiologiche qualitativamente inferiori ai valori limite imperativi della

categoria A3 possono essere utilizzate, in via eccezionale, solo nel caso in cui non sia possibile

ricorrere ad altre fonti di approvvigionamento e a condizione che le acque siano sottoposte ad

opportuno trattamento che consenta di rispettare le norme di qualità delle acque destinate al

consumo umano.

Interroga il Presidente della Giunta regionale e l’Assessore all’ Ambiente e sviluppo sostenibile

Per sapere:

se intendano rendere nota immediatamente anche attraverso pubblicazione sul sito dell’Assessorato

competente, l’attuale classificazione delle acque del lago di Vico, in considerazione della gravità

del degrado dell’ecosistema del lago stesso e dei connessi possibili rischi sanitari per la popolazione.

 

Angelo Bonelli

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