Ferrovia Civitavecchia Capranica Orte: al termine de “La due giorni del Mediterraneo”

Il convegno tenutosi nei giorni scorsi a Civitavecchia sul porto e sulle infrastrutture di collegamento, crediamo rappresenti una svolta importante.

Finalmente ci si è resi conto che il Porto tirrenico può veramente entrare nei grandi porti italiani, non solo nel settore crocieristico, ma anche in quello merci.

Unanime in questo senso è stato l’interesse degli operatori e società che vedono nel porto tirrenico una occasione di investimento importante.
Abbiamo anche noi partecipato attivamente alle riunioni, chiedendo spiegazioni sul perché in Italia si sia sviluppato e ancora ci sia la tendenza a sviluppare il trasporto merci su strada anziché su ferrovia, che prevede costi molto più bassi, risparmio energetico e salvaguardia dell’ambiente, come avviene in tutti i paesi del mondo.
Il Senatore Luigi Grillo, presidente della Commissione Lavori pubblici del Senato, ha riconosciuto la validità delle nostre argomentazioni, dicendo necessario favorire il trasporto merci in ferrovia, che ora è soltanto del 5% .

 

Vogliamo allora esprimere la nostra valutazione positiva sulle cose dibattute, soprattutto sul dibattito che si è aperto, spente le luci della ribalta su “La due giorni del Mediterraneo”, perché proprio questo dimostra che le popolazioni vogliono essere protagoniste del proprio futuro.

 

Immediata, infatti, è stata la protesta a quanto hanno affermato i funzionari RFI che hanno dichiarato che i costi per la riapertura della Ferrovia Civitavecchia Capranica Orte sono troppo elevati.
Il Sindaco Tidei e l’amministrazione comunale di Civitavecchia per primi, quindi l’assessore regionale ai Trasporti Francesco Lollobrigida, il presidente dell’autorità portuale Pasqualino Monti e poi il consigliere provinciale di Viterbo Francola  hanno replicato alle FS, sulla importanza della riapertura della linea ferroviaria Civitavecchia Orte per il congiungimento dei due Mari e per lo sviluppo del territorio.

 

Noi aggiungiamo che i costi 400 milioni di euro, sono enormemente inferiori ai costi che servono per il completamento di strade 800 milioni di euro che riconosciamo anch’esse necessarie.

Come sia stato possibile permettere ai dirigenti FS fare affermazioni palesemente fuorvianti riguardo i costi della Civitavecchia Capranica Orte che secondo il recentissimo progetto di Italferr  ( società  FS ) sono di 423 milioni di euro, la metà della parallela superstrada? Di quali costi fantasmagorici vanno cianciando?

Bene hanno fatto quindi Tidei e Lollobrigida a replicare duramente alle affermazioni dei dirigenti FS,  affermando che non spetta alle FS il governo del territorio.  

Purtroppo Le FS  non riescono a capire, o meglio non vogliono capire, e riteniamo di comprenderne i motivi, rispetto il chiarimento dei quali abbiamo esposto ed è stato aperto un procedimento dalla Corte dei Conti.

 

E’ giunta più che mai l’ora che la politica dei trasporti in Italia, venga tolta dalle mani di FS, che antepone i suoi interessi agli interessi della collettività, che ha interesse soltanto ai suoi Frecciarossa, anche ostacolando  i viaggiatori che vogliono prendere i treni Alta Velocità della concorrenza, con la posa di transenne e cancellate alla Stazione di Roma Ostiense.
Non è più possibile accettare comportamenti monopolisti.  E’ compito della politica, a cui spetta la programmazione del territorio, obbligare FS a comportamenti diversi.

 

Per questo è necessario completare quelle strade e quelle ferrovie che da tempo attendono il completamento: ci riferiamo in particolare alla Trasversale o Superstrada e sopratutto alla ferrovia Civitavecchia Orte.

Occorre che si crei una forte mobilitazione di cittadini e di amministratori locali, che ancora non riescono a comprendere la grande importanza per lo sviluppo del territorio e dell’economia delle infrastrutture viarie e ferroviarie, che portino anche alla unità d’intenti con gli amministratori del Centro Italia per la realizzazione della Macro Regione Tuscia Etruria Umbria, che da tempo andiamo sollecitando.

 

Occorre rendere i progetti a servizio del porto velocemente cantierabili, rendendo pubblico che il costo della Civitavecchia Capranica Orte (400 milioni) è la metà di quanto il porto di Civitavecchia rende al fisco italiano in un anno.

 

Dopo l’uscita di FS dal servizio traghetti a Civitavecchia, il traffico portuale è esploso. Ci auguriamo che con il ridimensionamento dell’attuale monopolista ferroviario, anche il trasporto ferroviario, sia merci che passeggeri, possa aumentare considerevolmente.

 

 14 luglio 2012

 

Giacomo Traini, Raimondo Chiricozzi, Ennio La Malfa, Gabriele Pillon

 

 

 

 
             Coordinamento          Comitato provinciale  Accademia Kronos   Comitato per la riapertura della linea 
            Comitato promozioni               Viterbo                      ONLUS     ferroviaria CIVITAVECCHIA CAPRANICA ORTE
                  ALTO LAZIO                                                                               e per lo sviluppo economico della Tuscia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Coordinamento Comitati Ferrovia

Tel Fax 0761 626783 Email: coordinamentocomitati.ferrovia@gmail.com Via Resistenza, 3 – 01037 Ronciglione VT

 

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