area tuscia etruria umbria Intervento dei comitati

Renzo Trappolini, che è stato ed è un autorevole esponente politico viterbese, pone da tempo questioni rilevanti, che hanno la validità di aprire il dibattito per la creazione di sviluppo nella Tuscia.

Lo ha fatto anche ora provocando una discussione sul ruolo che la Provincia di Viterbo avrà con il previsto accorpamento delle province e con la creazione di Roma come area metropolitana.

 

E’ in questo frangente temporale, infatti,  che vengono fatte scelte fondamentali per il futuro, in quanto delineeranno il ruolo politico istituzionale della Regione Lazio, con il concreto rischio che il Viterbese possa  trovarsi ancor più schiacciato in una Regione in cui Roma metropolitana, accentuerà in maniera netta il suo peso  preponderante.

 

La risposta di  Trappolini  è di fare del viterbese l’asse di collegamento del Centro Italia, attraverso la realizzazione di infrastrutture viarie e ferroviarie e chiede ai rappresentanti delle istituzioni l’impegno concreto nella consultazione dei cittadini, facendo emergere proprio dal loro coinvolgimento proposte che potrebbero determinare finalmente lo sviluppo economico del territorio.

 

Finora il Viterbese si è configurato come l’estrema periferia di Roma, subendone le scelte, in assenza di un ruolo ben definito. Questo ha portato ad un mancato sviluppo economico ed a una marginalizzazione accentuata.

Si è ora presentata un’occasione storica che ci auguriamo la politica viterbese sappia cogliere al volo.
Un treno sta per partire, non possiamo perderlo.

 

Approfondiamo allora seriamente la nostra proposta, che abbiamo più volte portato in discussione e che ora è più che mai attuale.

La creazione, cioè, di una area omogenea, che abbiamo chiamato Area Tuscia Etruria Umbria, dove sia compreso  il territorio dell’alta provincia di Roma, Civitavecchia e il suo Porto, Viterbo, Rieti, Orvieto, Terni, Perugia, Grosseto, la Regione Marche.

 

Potrebbe essere attuata in varie fasi, avviando subito un grande dibattito tra i cittadini e concretizzando un patto di consultazione permanente tra gli amministratori di questi territori. Per far ciò bisogna che gli amministratori inizino a pensare in grande e credere fermamente che attraverso questa proposta è possibile  il  riequilibrio e lo sviluppo economico del territorio, perché è questa la fase in cui vanno chiesti  al governo precisi impegni, sopratutto in termini di infrastrutture, in primis la riapertura della linea ferroviaria Civitavecchia-Capranica-Orte tratta fondamentale della Civitavecchia Ancona denominata la ferrovia dei “DUE MARI”, quindi il completamento della trasversale, capaci di creare una area economica che va dal Tirreno all’Adriatico, capace di competere con Roma Capitale e città metropolitana.

 

La politica del dividi et impera per non farci contare deve finire.

                               

Giacomo Traini, Raimondo Chiricozzi, Ennio La Malfa, Gabriele Pillon

10 luglio 2012

  Coordinamento          Comitato provinciale  Accademia Kronos   Comitato per la riapertura della linea 
                   Comitato promozioni               Viterbo                      ONLUS       ferroviaria CIVITAVECCHIA CAPRANICA ORTE
             ALTO LAZIO                                                                                e per lo sviluppo economico della Tuscia

Coordinamento Comitati Ferrovia

Tel Fax 0761 626783 Email: coordinamentocomitati.ferrovia@gmail.com Via Resistenza, 3 – 01037 Ronciglione VT

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