l’università di Napoli sulle acque minerali

Acque minerali: quanto arsenico, nitrati e fluoro contengono?

 
 

Il Laboratorio di Controllo di Qualità e Sicurezza Alimentare e Nutraceutici della Facoltà di Farmacia, guidato dai docenti Alberto Ritieni e Gian Carlo Tenore, ha analizzato 27 diversi marchi di acqua minerali presenti e ampiamente diffusi nella grande distribuzione e sulle tavole dei consumatori. In particolare, si sono valutati tre riconosciuti parametri di qualità e di sicurezza quali i contenuti diarsenico, di nitrati e dello ione fluoruro. L’obiettivo di questa sorveglianza è stato quello di verificare che fra i ventisette marchi esaminati, i tre parametri selezionati fossero sempre nella norma perché le acque possano essere adottate per i neonati e i bambini. Infatti, nel caso dei più piccoli per i nitrati il limite si pone a 10 mg/L, contro 45 mg/L ammesso come limite per gli adulti, per l’arsenico il limite è univocamente posto a 10 microgrammi/L indipendentemente l’età e per la sua maggiore pericolosità, per il fluoro non si consiglia di superare gli 1,5 mg/L nel caso di acque da usare per bambini di età inferiore a sette anni

I composti azotati rappresentano un chiaro indicatore di inquinamento delle falde e la loro presenza oltre i limiti consentiti è sempre un pessimo segnale. Per l’arsenico, che l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro classifica come cancerogeno certo per l’uomo, il pericolo derivante alla sua esposizione è molto grave ed infatti i limiti sono nettamente più bassi. Nel caso dello ione fluoro, un suo eccesso può originare dei danni ai denti per le fluorosi associate ad un eccesso. 

Tra i marchi esaminati nessuno supera il limite posto per il fluoro, in un solo caso si registra un valore eccessivo per l’arsenico. é rimarchevole segnalare che il 15% dei marchi ha superato il valore soglia dei nitrati posto per i più piccoli rendendole di fatto non adottabili per questa fascia di età. Parallelamente, vanno sottolineate delle lacune informative osservate sulle varie etichette che si accompagnano alle acque, tali da non fornire al consumatore una serie di informazioni, al momento facoltative, ma che se fornite aiuterebbero per una scelta più oculata da parte dei genitori. Si può affermare dall’insieme delle analisi svolte che per i più piccoli, infanti o bambini, pur essendo la scelta dell’acqua un fattore critico della loro crescita, siamo in generale carenti di alcune informazioni che darebbero ai genitori la possibilità di scegliere prodotti più sicuri ed adatti all’età del giovane consumatore. La preoccupazione si rende ancora più concreta quando alla mancanza di informazioni si accompagna la reale presenza di ioni indesiderati, ad esempio i nitrati, in quantitativi NON adatti al consumo per i più piccoli.

 

Per informazioni:

 
 

www.farmacia.unina.it

da newsunina.it

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *