Nasce la Cna Associazione di Viterbo e Civitavecchia: il sistema di rappresentanza delle imprese si rafforz

Interverrà il segretario generale della Cna, Sergio Silvestrini

Quella di sabato 23 giugno è una data storica per il sistema di rappresentanza delle imprese dell’alto Lazio. A Viterbo, nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università della Tuscia, si terrà la prima assemblea elettiva della Cna Associazione di Viterbo e Civitavecchia, alla presenza del segretario generale della Cna, Sergio Silvestrini.
Il nuovo soggetto nasce dalla fusione, per unione, della Cna Associazione Provinciale di Viterbo e della Cna Associazione Provinciale di Civitavecchia, con un progetto impegnativo, che guarda alle prospettive di un territorio di mezzo milione di abitanti, dove operano 35mila imprese: riorganizzare la rappresentanza, cambiandone l’orizzonte, e rafforzare i servizi per l’innovazione e la crescita del tessuto produttivo.

A introdurre l’assemblea, alle ore 9,30, saranno Angelo Pieri e Alessio Gismondi, presidenti uscenti, rispettivamente, della Cna di Viterbo e della Cna di Civitavecchia. Prenderanno quindi la parola il rettore dell’Università della Tuscia, Marco Mancini, i sindaci dei due Comuni, Giulio Marini e Pietro Tidei, il presidente della Provincia di Viterbo, Marcello Meroi, l’assessore alle Politiche Finanziarie e di Bilancio della Provincia di Roma, Antonio Rosati, il presidente della Camera di Commercio di Viterbo, Ferindo Palombella, e il direttore della Cna del Lazio, Lorenzo Tagliavanti. 

La relazione della segretaria uscente della Cna di Viterbo, Luigia Melaragni, sarà preceduta dall’intervento di Stefano Fantacone, direttore del Centro Europa Ricerche, che presenterà i dati del “Rapporto sulle caratteristiche e i progetti di sviluppo delle imprese della Tuscia e dell’area di Civitavecchia” (compresi i comuni di Allumiere, Anguillara, Bracciano, Canale Monterano, Cerveteri, Ladispoli, Manziana, Santa Marinella, Tolfa, Trevignano Romano). Silvestrini concluderà i lavori della parte pubblica.

I 122 delegati si riuniranno alle 13 per l’elezione degli organismi dirigenti della nuova Associazione.   

Pieri e Gismondi evidenziano che “nell’attuale fase di recessione, l’operazione di fusione, la prima nel sistema Cna a livello nazionale, costituisce un segnale di fiducia nel futuro di sistemi territoriali con vocazioni comuni, che vivono un processo di trasformazione profonda sul piano economico, sociale e culturale e che hanno urgenza di compiere scelte sinergiche, di condividere progetti rivolti allo sviluppo del tessuto produttivo, al potenziamento delle infrastrutture, a una migliore qualità della vita, all’innovazione. L’unione delle due Associazioni è una risposta all’artigianato e alle piccole e medie imprese di questa vasta area che operano nei mercati interni e internazionali con esigenze e obiettivi mutati e che hanno perciò bisogno di fare rete”.