“Mare Adriatico pieno di armi chimiche” Interrogazione di Marangoni

da ilrestodelcarlino

Dopo il dossier di Legambiente

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Il consigliere regionale sottolinea la “necessità di intervenire con un dettagliato monitoraggio e programmare con un urgenza inteventi di bonifica”

 

Mar Adriatico (foto Bove)

Mar Adriatico (foto Bove)

Ancona, 21 giugno 2012 – Il mare Adriatico sarebbe pieno di armi chimiche. Ne è convinto il consigliere regionale Enzo Marangoni (Popolo e Territorio), che ha presentato un’interrogazione dopo il “dossier pubblicato da Legambiente”.

“Le coste dei nostri mari – spiega in una nota – sono un giacimento negativo di sostanze rilasciate soprattutto durante la seconda guerra mondiale e abbandonate in mare all’interno dibombe chimiche o sganciate dai caccia della Nato durante il conflitto del Kosovo’’.

Nell’interrogazione Marangoni sottolinea “la necessità di intervenire con un dettagliato monitoraggio e di programmare con urgenza interventi di bonifica per le 4.300 bombe all’iprite e le 84 tonnellate di arsenico lasciate di fronte alle coste pesaresi”.

Il consigliere regionale chiede “una mappatura’’ per sapere “se esistono altre criticità di fronte alla costa marchigiana, considerata l’importanza per l’economia, per la natura e per il turismo che il mar Adriatico comporta per la Regione Marche’’ e sollecitando accertamenti anche per il periodo successivo alla seconda guerra mondiale, non considerato nel dossier di Legambiente.

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