Vi riporto la lettera scritta all’AD delle FERROVIE ING. MAURO MORETTI:
“Illustre Amministratore delegato,
la linea ferroviaria FR5 Roma Termini – Civitavecchia, ha visto negli ultimi anni un fortissimo incremento della domanda.
Dal 2007, anno in cui venivano stimati sulla linea 40.000 passeggeri al giorno (fonte ATAC-Metro), la domanda di mobilità è ulteriormente aumentata per un insieme di fattori: dall’incremento demografico dei comuni del comprensorio, alle difficoltà di spostamento su Roma con mezzi propri, al forte sviluppo sul fronte passeggeri del porto di Civitavecchia.
Sono, quindi, moltissimi i croceristi, i turisti spagnoli (è attivo un collegamento tutto l’anno con Barcellona) gli utenti delle cd Autostrade del mare, i residenti della Sardegna e della Sicilia che quotidianamente raggiungono Roma in treno da Civitavecchia, aggiungendosi alle migliaia di pendolari della nostra linea e rendendo superaffollati i nostri treni.
Secondo dati dell’Autorità portuale di Civitavecchia, nel 2011 sono passati dal porto di Civitavecchia più di 4 milioni e mezzo di passeggeri. Solo per il traffico delle crociere, si è passati dal milione 800 mila passeggeri del 2008, ai 2 milioni 300 mila del 2010 e nel 2011, con 2 milioni 600 mila crocieristi, Civitavecchia è risultato il primo scalo per navi da crociera del Mediterraneo. E per il 2012 il trend appare in ulteriore aumento
Si tratta di numeri importanti, che avrebbero dovuto garantire una ben maggiore attenzione alle sue problematiche da parte di Trenitalia, RFI e più in generale, da Ferrovie dello Stato spa. Del resto è noto che in tutti gli Accordi di programma dal Giubileo in poi, Civitavecchia è considerata (con Termini e Fiumicino) una delle tre porte di Roma e che il Governo ha fatto e sta facendo ingenti investimenti su Civitavecchia ed il suo porto (solo l’estate scorsa sono stati sbloccati 143 milioni di euro di fondi CIPE), come nodo intermodale e piattaforma logistica (si pensi all’autostrada Civitavecchia-Livorno e al completamento della trasversale adriatica Civitavecchia-Orte-Terni.
Non si comprende, quindi, la pervicacia con cui anno dopo anno Trenitalia sembra aver declassato la città ad un ruolo di marginale importanza nonostante Civitavecchia sia un nodo ferroviario di rilievo, ad alta frequentazione.
La “periferica” considerazione di cui ingiustamente gode la città è testimoniata anche dal fatto che molti treni veloci (tutti gli Eurostar e numerosi Frecciabianca) non fermano più a Civitavecchia.
L’ultimo “schiaffo” ricevuto è stato l’anticipo di un’ora dell’unico treno veloce usufruibile con la carta Tuttotreno che, in fascia pendolare pomeridiana, da Roma effettua fermata a Civitavecchia. Il Frecciabianca delle 17,57 da Roma Termini, col nuovo orario estivo, parte infatti alle 16,59, un orario che – in considerazione dell’orario degli uffici e dei tempi di spostamento all’interno della città – rende impossibile l’utilizzo del servizio alla quasi totalità dei pendolari; il che, come se non bastasse, vanifica totalmente la spesa di 150 euro per l’abbonamento alla Carta Tuttotreno stessa, non essendoci treni veloci per Roma che al mattino, tra le 6,00 e le 9,00 fermano a Civitavecchia.
A margine, segnalo come tale soppressione di fatto della fermata di Civitavecchia vada ancor più ad aumentare l’affollamento dei già “sofferenti” regionali nella fascia oraria 17,30-18-30.
In attesa di un prossimo incontro con la SS.VV., Regione Lazio, Direzione regionale Trenitalia, RFI e Centostazioni (che gestisce la nostra stazione) nel quale gettare le basi per una più proficua intesa, come primo segno concreto di collaborazione, chiedo, in via di urgenza, di introdurre una fermata a Civitavecchia del treno Frecciabianca 9772, in partenza da Roma Termini alle 18,29.
In alternativa, previa verifica delle tracce orarie disponibili, chiedo di considerare la possibilità di un adeguato posticipo dell’orario di partenza da Roma Termini del Frecciabianca 9776 delle 16,59.