L’UNESCO riconosce la faggeta di Soriano nel Cimino patrimonio dell’umanità Unesco Comune di Soriano e Università aderiscono a una proposta del governo tedesco

17.06.2012 Ci giunge notizia che la Faggeta di Soriano nel Cimino è stata riconosciuta dall’UNESCO patrimonio dell’umanità,
 
 
15.03.2012 La faggeta del Cimini verso il riconoscimento Unesco. Comune di Soriano e Università aderiscono a una proposta del governo tedesco
 

VITERBO – La faggeta di Soriano nel Cimino patrimonio mondiale Unesco. Questa è l’obiettivo che congiuntamente il Comune di Soriano nel Cimino e il Dipartimento di Scienze e Tecnologie per l’Agricoltura, le Foreste, la Natura e l’Energia (Dafne) dell’Università degli Studi della Tuscia stanno cercando di conseguire aderendo ad una proposta del governo tedesco.

Con questo scopo, il direttore dell’accademia internazionale per la conservazione della natura Hans Knapp, ha visitato la faggeta di Soriano nel Cimino. Il progetto prevede il coinvolgimento dei paesi dell’Europa centro-meridionale con particolare attenzione alle migliori faggete vetuste in ambito mediterraneo.

La faggeta di Soriano nel Cimino presenta proprio le caratteristiche per essere inserita in questo programma poiché da decenni il bosco segue un ciclo naturale in cui gli alberi monumentali muoiono per morte naturale permettendo così a numerose specie di animali e piante di vivere sulla necromassa nei vari stadi di decomposizione. Si tratta di un bosco dalle caratteristiche uniche che dimostra come la conservazione della natura può avvenire al di fuori di Parchi e Riserve perché fortemente voluta dalla popolazione di un luogo.

All’interno della rete delle faggete vetuste dell’Unesco, della quale fanno già parte quelle di Ucraina, Slovacchia e Germania, sarà possibile sviluppare piani di monitoraggio e gestione finalizzati alla conservazione della biodiversità.

Il Comune di Soriano nel Cimino ha preso l’impegno di continuare nell’opera di tutela e valorizzazione del bosco vetusto, e allo stesso tempo di attuare nei boschi confinanti una gestione forestale con standard a basso impatto ambientale come richiesto dall’Unesco, per garantire lo stato di conservazione della faggeta vetusta alle generazioni future.

 

15/03/2012 – 01:20

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