Parroncini: “Via Francigena, la Regione riscrive la geografia del tracciato”

da altolazionotizie

L’assessore Fabiana Santini , insieme alla presidente Renata Polverini, si sono rese protagoniste dell’ennesimo svarione a danno della Tuscia viterbese. 

Parroncini: “Via Francigena, la Regione riscrive la geografia del tracciato”

 

E’ davvero stupefacente e incomprensibile notare che, nella rassegna “La“Via Francigena cammina nei parchi”, in programma nei prossimi due weekend, sia stata del tutto trascurata la Riserva Naturale di Monte Rufeno e quindi l’alto Viterbese che è e rimane, a dispetto della nuova “geografia” dell’assessore, la porta di ingresso della Francigena nella Regione Lazio.

 

Le possibilità sono due: o siamo di fronte ad una sciatteria totale oppure si tratta di una manifesta volontà punitiva nei confronti del territorio della Tuscia, con particolare riferimento a quelli dell’ Aquesiano. La Francigena costeggia la Riserva di Monte Rufeno e peraltro l’unico museo riguardante l’antica via è situato, guarda caso, nei locali del’ente presso il Vescovado ad Acquapendente. La provincia di Viterbo ancora una volta è stata relegata a vera e propria cenerentola della manifestazione, in modo davvero assurdo e incomprensibile.

 

Il programma contempla solo due tappe viterbesi, ignorando completamente un quadrante fondamentale, come quello nord, peraltro l’unico in cui l’azione di recupero e ripristino del tracciato aveva prodotto i primi risultati concreti. Proprio qui sono stati compiuti i principali investimenti di recupero, stanziati fondi ai Comuni e iniziato un lavoro poi improvvidamente bloccato proprio da questa giunta. Quindi l’estromissione della Riserva di Monte Rufeno è un errore doppiamente grave e ingiustificabile.

 

I nostri territori sono oggetto dell’ennesima penalizzazione e dell’ennesima beffa e, cosa ancor più grave, proprio nell’ambito di una materia in cui si sono state investite, negli anni scorsi, tante energie e risorse. La Via Francigena è un patrimonio indissolubilmente legato alla Tuscia, sul piano dell’identità storica, culturale e come vettore di sviluppo. Non a caso e partendo da questo, nella scorsa legislatura fu approvata, su mia proposta, una legge apposita con relativa individuazione del tracciato.

 

Vorrei proprio sapere dall’assessore perché ciò sia avvenuto, perché si sia prodotta l’ennesima discriminazione a danno di un territorio totalmente dimenticato e abbandonato dalla maggioranza regionale.

 

Giuseppe Parroncini

Consigliere regionale Pd

08/06/2012

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