Arsenico, «Preparate le taniche» per presidente Talete non c’è soluzione

da il messaggero.it

Gestione idrica, in ventidue comuni della Tuscia non ci sono i fondi










di Federica Lupino

VITERBO – Viterbesi, preparatevi alle autobotti. Perché nel vostro futuro non c’è l’acqua potabile che sgorga dai rubinetti. «Pensare che da qui a fine dicembrel’arsenico venga eliminato da tutte le forniture idriche è perlomeno utopistico». Tradotto: un sogno irrealizzabile. A parlare senza mezzi termini stavolta non è qualche ambientalista, né il politico di turno, che coglie l’occasione per attaccare l’incapacità degli avversari; bensì il presidente della Talete, la società pubblica che gestisce il servizio idrico integrato nell’Ato 1. Un bagno di verità cui si aggiunge una presa di posizione altrettanto cristallina nei confronti della giunta Polverini: «E’ la Regione che deve mettere i soldi per risolvere il problema. Lo prevede persino il piano d’ambito» dice. Ovvero, sta scritto nero su bianco in quella sorta di piano regolatore delle acque stilato nel 2003, al momento della nascita della spa.

Ma andiamo per ordine. La doccia fredda – poi neanche tanto, visto che da più parti l’allarme viene rilanciato da mesi e persino i tecnici regionali a fine febbraio paventarono per la Tuscia il ricorso alle autobotti come unica soluzione per garantire l’acqua dall’anno nuovo – è arrivata nel corso del consiglio comunale di lunedì pomeriggio, in risposta a un’interrogazione del Partito democratico. Ebbene, la situazione nella sua drammaticità è piuttosto chiara: il 1 gennaio 2013 scade la deroga concessa dall’Unione europea, che ha finora consentito di considerare potabile l’acqua con concentrazioni di arsenico fino a 20 microgrammi per litro. Il nuovo limite sarà inderogabilmente fissato a 10. Significa che ben 26 comuni del Viterbese si troveranno con l’acqua avvelenata. Per 12 di questi – quelli che superano i 20 microgrammi – la Regione ha stanziato circa 5 milioni di euro per 27 dearsenificatori. I 14 comuni in cui la concentrazione è compresa tra 10 e 20 a oggi non hanno, invece, ricevuto alcun finanziamento né è stato previsto alcun intervento. 

Della serie: arrangiatevi.
Ma Talete non ci sta a passare per la responsabile dell’emergenza: «Stamani (ieri mattina, ndr) ho consegnato all’Ato e in Regione – fa sapere Fedele – un piano per i potabilizzatori nei paesi da noi gestiti, che necessita di 13 milioni di euro per essere realizzato. Di questi, tre milioni e mezzo serviranno per il solo comune di Viterbo». Nel capoluogo infatti, insistono dieci fonti da cui Talete attinge. Di queste, otto verranno dotate di dearsenificatori tramite i fondi regionali, ma due – la fonte di Monte Jugo e i cosiddetti Pozzi di Bisenzio – necessitano di un intervento ulteriore, finora non previsto, proprio perché le concentrazioni registrate sono inferiori a 20 microgrammi. In ogni caso, Fedele fa sapere che «i lavori nei 12 comuni più colpiti dall’arsenico sono partiti e presumibilmente saranno ultimati in tempo utile». Lì insomma, i cittadini non dovrebbero rimanere a secco. Per gli altri 14 municipi il problema è più complesso.

«Non tutti – specifica il presidente della spa – fanno capo a Talete. La maggioranza gestisce il servizio in proprio. Ma, né noi, né gli enti hanno le risorse sufficienti per installare i potabilizzatori». Tanto meno la normativa prevede che gli interventi spettino alla spa. «Il piano d’ambito – ricorda – non prevede particolari investimenti per raggiungere i limiti qualitativi di legge. Quindi, non è contemplata la copertura dei costi per i dearsenificatori. Spetta alla Regione reperire le risorse, non certo alle bollette pagate dai viterbesi».
Nelle due riunioni alla Pisana del 28 febbraio e del 1 marzo, i tecnici chiesero a Talete e ai Comuni gestori di predisporre piani per risolvere l’emergenza. Piani da consegnare all’Ato che poi, ricavatane un’unica proposta per l’intero territorio, ha il compito di girarla alla Regione. Ma il nodo resta uno: se non ci sono i soldi per attuarli, i piani a che servono? 

Giovedì 07 Giugno 2012 – 11:59
Ultimo aggiornamento: 12:00

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