Rignano Flaminio. Come non si fa informazione

da avvertenze aduc 

 
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Comunicato di Primo Mastrantoni
29 maggio 2012 11:15
 
 
“Il fatto non sussiste”. E’ la conclusione del processo di primo grado per i denunciati abusi sessuali sui bambini nell’asilo di Rignano Flaminio (Roma) da parte di maestre, bidella e uno sceneggiatore. Se il fatto non sussiste significa che non e’ successo nulla. Alcuni media oggi titolano “Abusi nell’asilo di Rignano, assolti gli imputati” e, ancora “assolti i ‘mostri’ “, “assolti gli ‘orchi’ “. Questi titoli lasciano intuire che gli abusi ci sono stati ma che gli imputati non sono colpevoli e, comunque, passano per mostri e orchi. Invece i fatti non si sono verificati e gli imputati sono innocenti non di un fatto comunque commesso da qualcun altro, ma perche’ il fatto non e’ accaduto. Comprendiamo la necessita’ di sintetizzare ma non si puo’ minimamente lasciare ombre di dubbio su persone che sono state accusate di delitti ripugnanti e sono finite in carcere. Dall’inizio di questa storia sono passati 5 anni: si puo’ immaginare quale esecrazione hanno subito gli imputati nel corso di questi anni? Aspettiamo i successivi gradi di giudizio. Certo e’ che qualche giornalista deve tornare a scuola e imparare come si fa informazione.
Sull’argomento eravamo intervenuti gia’ 5 anni fa evocando la triste vicenda di Girolimoni. Sembra che la storia non insegni nulla.

 

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