ASSOCIAZIONE “RESPIRARE”: I COMUNI REALIZZINO SUBITO I DEARSENIFICATORI

Ristabiliamo la verita’ dei fatti.

La popolazione di molti comune del viterbese e’ da anni e ancor oggi avvelenata dalla presenza di arsenico nell’acqua erogata nelle case: presenza che supera – e di molto – il limite massimo consentito dall’Unione Europea (10 microgrammi di arsenico per litro di acqua). Limite massimo che oltretutto e’ il doppio del limite massimo previsto dall’Organizzazione Mondiale della Sanita’ (5 microgrammi per litro).

Fino alla fine del 2012 la Regione Lazio ha ottenuto una scellerata licenza di avvelenare: ma l’acqua che arriva nelle casa supera sovente finanche la percentuale gia’ patogena e criminale che nella Regione e’ tuttora delittuosamente insensatamente consentita.

E la popolazione continua ad essere avvelenata, mentre gli amministratori e i gestori dei servizi idrici continuano a giocare e speculare sulla pelle delle persone.

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Che fare?

La cosa piu’ semplice, che doveva essere stata fatta gia’ da anni: realizzare subito i dearsenificatori alla fonte.

E non dicano enti locali e Regione e Governo che non ci sono i fondi: e’ falso.

Enti locali, Regione e Governo buttano via immense quantita’ di denaro pubblico per iniziative folli e criminali (come la guerra, il riarmo, il militarismo, l’hitleriana persecuzione razzista dei migranti), o futili e scandalose (come diporto e festeggiamenti – in un momento in cui la poverta’ porta tante persone alla disperazione), per non dire di opere devastatrici, operazioni speculative e carrozzoni clientelari e parassitari che stanno distruggendo i beni comuni e vampirizzando il pubblico erario.

Qui stiamo invece parlando della salute dell’intera popolazione, che da anni continua ad essere avvelenata. L’acqua potabile e’ un bisogno primario, un bene indispensabile. Le risorse per intervenire ci sono: enti locali, Regione e Governo si decidano finalmente a rispettare la legge e i diritti di tutti i cittadini.

Lo abbiamo gia’ scritto piu’ volte nel corso degli anni: non si perda altro tempo, i Comuni in cui attualmente nelle case della popolazione giunge acqua avvelenata si decidano a prendere atto della realta’ e a dire la verita’ ai cittadini; si decidano a realizzare subito dearsenificatori alla fonte impegnando per questo fondi del proprio bilancio, salvo successivamente rivalersi sulla Regione Lazio e su altri eventuali soggetti gestionali ed istituzionali inadempienti.

 

L’associazione “Respirare”

 

Viterbo, 27 maggio 2012

 

L’associazione “Respirare” e’ stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell’ambiente. Per informazioni e contatti: c/o Centro di ricerca per la pace e i diritti umani, e-mail: info@coipiediperterra.org e nbawac@tin.it, siti: www.coipiediperterra.org ehttp://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 
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