Mercoledì 23 Maggio 2012 18:30 |
Venerdi 11 maggio ha avuto inizio la campagna nazionale della RUN : “Dividi i costi aumenta il sapere” L’ iniziativa serve a contrastare l’aumento indiscriminato delle tasse universitarie mediante la presentazione di diffide legali agli atenei “obbligandoli” così al rispetto di quanto previsto per legge e più in generale ad accendere i riflettori sulla difficile situazione dell’università italiana. ll decreto 49/2012 del governo Monti metterà buona parte degli atenei italiani di fronte ad una scelta: aumentare le tasse universitarie oppure rinunciare ad assumere nuovi docenti. In entrambi i casi a pagare continueranno ad essere le categorie più deboli in ambito accademico: studenti e ricercatori. Il rapporto 80% stato/università, 20% studenti (relativo al gettito derivante dalla contribuzione studentesca rispetto al fondo finanziamento ordinario) risponde ad un principio specifico: lo stato deve essere il principale investitore in formazione dei propri cittadini, trattandosi esso di un investimento in sviluppo e benessere che investe l’intera collettività. Quanto accade ormai da qualche anno in Italia è frutto di un cambiamento di prospettiva che sembra dire che oggi la formazione è sempre più una scelta personale ed “individualistica” senza peraltro affrontare in modo serio la questione del welfare studentesco e l’assenza di opportunità per dottorandi e ricercatori . Lo testimonia l’ inesigibilità del diritto allo studio e l’impossibilità di promuovere un ricambio della classe docente. Oggi La Campagna è stata illustrata anche nell’Ateneo locale tramite RUN Tuscia, raccogliendo l’interesse e la partecipazione attiva di numerosi studenti, che tramite la propria firma hanno contribuito all’invio della diffida, al CDA e Magnifico Rettore dell’UniTuscia, dal superare la soglia del 20% di contribuzione studentesca. Elisabetta Lanzi Vice segr. prov. Fed. Giovani Democratici VT |
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