Accorpamento Ortopedia, Parroncini: “La Asl ormai è in stato confusionale”

da lacitta.eu

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Lunedì 21 Maggio 2012 21:48

 

“La Polverini a Viterbo in fiore, ma in due anni non ha mai visitato un ospedale della Tuscia: più sensibile alla petunia che al diritto alla salute”

Renata Polverini, presidente della Regione Lazio

“Un mese fa Pipino scriveva alla Polverini chiedendo il rafforzamento di Ortopedia all’Andosilla, oggi invece propone di accorpare quel reparto a Belcolle. E la Polverini? E’ più sensibile alla petunia che al diritto alla salute: non ha mai visitato un ospedale della Tuscia ma le passerelle non ne perde una. Ormai siamo in uno stato confusionale”.

 

Secondo il consigliere regionale del Pd, Giuseppe Parroncini, la proposta del direttore generale della Asl è gravissima e mostra lo sbandamento con cui viene gestita la sanità sul territorio.

 

“Appena un mese fa – dice Parroncini – il direttore generale della Asl, Adolfo Pipino, insieme al sindaco di Civita Castellana Gianluca Angelelli scriveva al presidente della Regione Lazio Renata Polverini, chiedendole di rafforzare il reparto di Ortopedia all’Andosilla. Dopo pochissimo tempo, come per magia Pipino ha cambiato completamente linea.

Ormai anche le responsabilità nella gestione della sanità sono chiare e non risparmiano la direzione aziendale e sanitaria della Asl, che mostra di operare in completo stato confusionale”.

Attualmente Ortopedia a Civita Castellana lavora allo stesso regime del medesimo reparto a Belcolle. “Il problema – continua Parroncini – è che c’è stata una fuga di medici dalla struttura del capoluogo proprio per il cattivo operato dalla Asl. E ora si cerca di supplire a questa incapacità con la proposta di accorpamento. Ma senza ortopedia l’Andosilla non esiste più”.

Parroncini non risparmia certo la Polverini.

“In due anni – conclude – non ha mai visitato un solo ospedale del Viterbese, ma alle passerelle è sempre in prima fila, come per Viterbo in fiore: ormai è molto più sensibile alla petunia che al diritto alla salute.

Si faccia un giretto negli ospedali insieme a Pipino per vedere finalmente come li hanno ridotti”.

  

 

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