Arsenico acqua, Equitani: ”Sbloccare patto di stabilità e intervenire in modo mirato”

da viterbonews24

L’assessore all’Ambiente illustra il percorso individuato dall’Ato contro l’emergenza

 

VITERBO – ”E’ necessario sbloccare, attraverso il ricorso al patto di stabilità regionalizzato, i vincoli imposti ai Comuni, che pur avendo risorse a disposizione da investire non possono utilizzarle. Come è indispensabile trasferire sul territorio, quando saranno erogati dal Governo centrale, i fondi stanziati dal Ministero dell’Ambiente per consentire ai Comuni di rientrare dei costi che si troveranno a sostenere per fronteggiare l’emergenza”. Sono queste le richieste che la Provincia di Viterbo presenterà al commissario straordinario per l’emergenza arsenico Renata Polverini, che si dovrebbe svolgere nelle prossime settimane.

Ad annunciarlo è il vicepresidente della Provincia e assessore all’Ambiente Paolo Equitani, che risponde alle dichiarazioni del Capogruppo del Partito Democratico in Consiglio provinciale Federico Grattarola, tornato a sollecitare azioni concrete da parte della Regione in vista della scadenza del primo gennaio 2013, quando scatterà l’obbligo di riconoscere come potabili solo le acque che contengono concentrazioni di arsenico inferiori ai 10 microgrammi litro.

”Abbiamo già provveduto, insieme al presidente Marcello Meroi, a richiedere un incontro con il commissario Polverini – spiega Equitani – e ci presenteremo in Regione con una proposta d’intervento già individuata in sede Ato. Per quanto ci riguarda, già da mesi stiamo garantendo il supporto massimo per definire tempi e modalità d’intervento, attraverso la definizione di un percorso improntato alla piena fattibilità”.

”Ai Comuni che non hanno trasferito il servizio idrico al gestore unico integrato – prosegue – abbiamo trasmesso le disposizioni adottate dalla Consulta d’Ambito dell’Ato con l’impegno a provvedere entro il 31 dicembre 2012 alla messa a norma degli impianti con il ricorso agli strumenti che riterranno più opportuni. Per quanto riguarda invece i Comuni che stanno in Talete, la società è stata già sollecitata ad attivare tutte le procedure necessarie, comune per comune, per l’individuazione di provvedimenti efficaci che vadano ben oltre l’installazione dei dearsenificatori”.

”Sta di fatto – conclude Equitani – che continueremo a fare tutto ciò che è in nostro potere per impedire che dal primo gennaio 2013 possono esserci nella Tuscia, cittadini senza acqua potabile”.

 

15/05/2012 – 13:38

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