Arsenico nell’acqua Ok ai risarcimenti per i cittadini

VIADANA 

da gazzetta di mantova

VIADANA. Arsenico nell’acqua: l’Unione Europea aveva concesso alcune deroghe alle concentrazioni massime ammissibili; confidando su ciò, Stato e Regioni non misero a disposizione risorse per…

 
VIADANA. Arsenico nell’acqua: l’Unione Europea aveva concesso alcune deroghe alle concentrazioni massime ammissibili; confidando su ciò, Stato e Regioni non misero a disposizione risorse per attività informative ed estensioni delle reti idriche. Per tali omissioni, i cittadini dei territori interessati potranno essere risarciti. A segnalare la novità è il Movimento 5Stelle: «Il Tar del Lazio ha accolto un ricorso presentato dal Codacons, condannando i Ministeri alla salute e all’ambiente a risarcire gli utenti della rete idrica di vari territori, Lombardia compresa». Tale risarcimento è stato quantificato in 100 euro, e potrà essere richiesto da coloro che avevano partecipato all’azione legale avviata dalla stessa associazione consumatori; ma il Codacons è intenzionato ad avviare una nuova azione giudiziaria per i propri iscritti, chiedendo un risarcimento di 1500 euro e la riduzione della tariffa: il Codacons ha pertanto scritto ai sindaci dei Comuni interessati, affinché informino i cittadini della possibilità di associarsi per partecipare all’azione Secondo 5Stelle, va rimarcato il principio che viene stabilito dal Tribunale amministrativo: «Esporre gli utenti ad un fattore di rischio (l’arsenico disciolto in acqua oltre i limiti consentiti in deroga dall’Ue) ha determinato un danno non patrimoniale risarcibile. Il Pubblico è responsabile per danni alla vita di relazione, stress e rischi per la salute, qualora vengano forniti servizi insufficienti o difettosi o inquinati.». L’assessore all’ambiente Adriano Saccani invita a fare tutti i distinguo del caso: «Il Comune ha sempre fatto la sua parte, per cui non dev’essere in nessun modo suggerita l’idea che tutta la pubblica amministrazione è responsabile. Il 70% del nostro territorio è servito da acquedotto, che eroga acqua certificata; e l’investimento per il completamento è in corso. Per le zone servite, vige l’obbligo di allacciamento. Abbiamo in programma campagne informative. Per le case sparse che non sarà possibile raggiungere con la rete idrica, si costituirà una commissione di intervento». Saccani coglie l’occasione per informare che, per motivi tecnici, non sarà possibile modulare per l’intera cittadinanza l’impianto di potabilizzazione delle scuole di Bellaguarda. (r.n.)

 


06 maggio 2012

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