L’arte di Stefano Cianti
Stefano Cianti nasce a Ronciglione il 17 Marzo 1974. Dopo aver conseguito il diploma di maestro d’arte nel settore “ceramica” presso l’istituto d’arte di Civita Castellana (VT) si iscrive all’Accademia di Belle Arti “Lorenzo da Viterbo”. Nel 1997 consegue il diploma di laurea presso l’accademia viterbese dopo aver trascorso, ai fini della stesura della tesi, un periodo di studio nella Nuova Accademia di Milano. Durante la permanenza nella città lombarda frequenta i corsi accademici dell’artista Emilio Isgrò titolare della cattedra di “Arti Visive” e partecipa ad una collettiva allestita nello “Spazio Yes”, luogo messo a disposizione dall’Accademia milanese per favorire l’incontro e il confronto tra studenti di diverse nazionalità. Durante l’esposizione ha occasione di conoscere lo scultore Nagasawa e di frequentare i suoi corsi di scultura concettuale che lo incoraggiano ad approfondire il linguaggio dell’installazione concettuale. Nel 2000, spinto dall’esigenza di ritrovare un linguaggio artistico-artigianale, frequenta le botteghe dei più noti maestri ceramisti di Deruta (PG) dove apprende le basi e i segreti del complesso e affascinante mondo della ceramica. Il ritrovato linguaggio della maiolica “a gran fuoco” lo vede impegnato a rielaborare gli antichi decori derutesi (gli istoriati) in un’ottica del tutto personale.
È in questo periodo che realizza la linea dei “monocromi seppiati”. Gli studi preparatori dei grandi artisti del Rinascimento vengono rivisitati, in questa produzione, con l’obiettivo di catturarne la freschezza del disegno attraverso l’utilizzo del color seppia. Questa collaborazione con i maestri derutesi permane fino al 2005, anno in cui decide di diffondere nel proprio territorio l’esperienza artistica intrapresa non solo nel campo della ceramica ma anche nella decorazione murale e nell’incisione del vetro con punta diamantata. Inaugura un laboratorio artistico a Ronciglione (VT) e in questo periodo si avvicina ad un’altra antichissima tecnica: la pittura a grisaglia sul vetro.
Questa capacità gli permette di intervenire in progetti sia privati che pubblici realizzando delle vetrate tiffany dipinte a grisaglia tra le quali emergono per importanza: – una vetrata Tiffany dipinta in grisaglia e raffigurante “San Giovanni Battista nel deserto” realizzata nel 2005 nella Chiesa di San Giovanni a San Giovanni in Tuscia (Vt); – la vetrata della porta principale della chiesa di Arlena di Castro (VT) raffigurante San Giovanni Battista che indica ai suoi discepoli la venuta del Cristo realizzata tra il 2005 e il 2006; – la vetrata della Trinità raffigurante Abramo che ospita i tre angeli messaggeri di Dio che gli annunciano la nascita di Isacco realizzata nel 2006 presso una cappella privata in Umbria. Nel 2007-2008 è responsabile ed esecutore, in collaborazione con la società Studio I.DE.A srl, del progetto decorativo presso la città di Ronciglione: “il Palazzo delle Maestranze”, oggi spazio espositivo e punto di incontro per eventi culturali. Questa esperienza segna in modo decisivo la direzione artistica del lavoro di Stefano Cianti. Nel 2009 nasce “Il laboratorio delle Maestranze”. L’obiettivo principale che si propone è quello di instaurare un dialogo e una collaborazione con le diverse maestranze della Tuscia: fabbri, vetrai, decoratori, al fine di realizzare insieme importanti progetti artistici che si suddividono in questi campi d’azione: – realizzazione di vetrate artistiche: vetrate Tiffany dipinte con l’antica tecnica pittorica della grisaglia e vetrate incise con punta diamantata e pasta abrasiva che trovano il loro luminoso effetto su specchi, vetri e cristalli; – sculture e/o pannelli in vetro fusione; – ceramiche artistiche in stile rinascimentale; – decorazione su maiolica da rivestimento per pareti e pavimenti; – impianti decorativi , dipinti su parete o tela, per ambienti pubblici e privati. I propositi del “Laboratorio delle Maestranze” trovano un’immediata attuazione grazie a delle importanti commissioni che provengono da enti sia pubblici che religiosi.
I lavori più importanti svolti in questo ultimo periodo sono i seguenti: – la riproduzione di un mosaico romano su pavimento presso il museo archeologico di Otricoli, lavoro commissionato dallo stesso comune. Nel 2010 il maestro d’arte Stefano Cianti, avvalendosi dell’esperienza nella decorazione su maiolica, realizza l’intera composizione di circa 15 mq in piastrelle 30cm per 30cm con la collaborazione del maestro Alessandro Ridolfi e della restauratrice Monica Cerri; – la progettazione e realizzazione di una vetrata tiffany dipinta a grisaglia e raffigurante l’ultima cena per il Convento dei Cappuccini a Viterbo; – la progettazione e realizzazione di un ciclo di vetrate per la cappella di S. Crispino nel Convento dei Cappuccini a Viterbo. Le vetrate rappresentano gli episodi più’ salienti della vita del santo; – la progettazione e realizzazione di 12 vetrate in vetro-fusione con intervento pittorico in grisaglia raffiguranti i Santi protettori di tutte le Forze Armate. Questo lavoro è stato commissionato dal Cappellano Militare della Base Militare di Amendola (Foggia). La ricerca di Stefano Cianti nell’ambito pittorico si è manifestata in particolare nei seguenti eventi: – “Incrocio di percorsi”: mostra personale che si è svolta dal 6 al 21 Dicembre 2008 presso il Palazzo delle Maestranze a Ronciglione (VT). – “Ars creandi”: mostra-evento internazionale a cura di Giorgio Palumbi, svolta dal 2 al 26 Luglio 2009 presso il museo “Venanzo Crocetti” a Roma. – “Testimonianze visive della sofferenza”: mostra collettiva a cura della critica d’arte Sabrina Falzone che si è svolta nel mese di Luglio del 2009 presso la Galleria “Il Borgo” di Milano (zona Navigli). Nella ricerca pittorica l’interesse di Stefano Cianti è rivolto verso la sperimentazione delle molteplici possibilita’ del linguaggio della ceramica con l’obiettivo di trovare nuovi risultati nel filone dell’informale onirico, lo stesso che percorre dal 2008 nella pittura ad olio su tela. Stefano Cianti vive e lavora a Ronciglione (VT).