Lo stato del razzismo in Italia: il rapporto dell’ECRI

da programmaintegra

(06/03/12)

E’ necessario un maggiore impegno per combattere i discorsi di incitazione all’odio e proteggere i Rom e gli immigrati dalla violenza e dalla discriminazione. E’ quanto riferito dal Presidente ad interim dell’ECRI, François Sant’Angelo, in occasione della pubblicazione del nuovo rapporto sull’Italia realizzato dalla Commissione contro il razzismo e l’intolleranza (ECRI) del Consiglio d’Europa.

Il rapporto sottolinea che l’Italia dispone di un’efficace normativa contro la discriminazione e la violenza razzista nello sport. L’UNAR, l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, sta estendendo notevolmente le proprie attività. I tribunali hanno annullato un certo numero di misure discriminatorie precedentemente adottate dal Governo e da alcuni sindaci.

Tuttavia si segnala l’aumento del ricorso a discorsi di stampo razzista in politica; gli immigrati, in modo particolare, sono regolarmente presentati come fonte di insicurezza. Un linguaggio questo che si rispecchia nelle politiche discriminatorie (ad esempio, numerosi aspetti del cosiddetto “pacchetto sicurezza”). 

Sul fronte Rom, si registrano varie forme di emarginazione, malgrado i programmi messi in atto da un alcuni comuni e regioni a favore dell’inclusione sociale. Perfino i campi nomadi autorizzati sono relegati in aree lontane dai centri urbani. Per quanto riguarda i campi abusivi, sono stati oggetto di demolizioni e di sgomberi forzati, che hanno contribuito a peggiorare la discriminazione nella vita quotidiana nei confronti di questa popolazione.

Nonostante i progressi compiuti in materia di diritto di asilo, la politica dei respingimenti, inaugurata nel maggio del 2009, che prevede di rimandare nel paese di origine le imbarcazioni intercettate in mare aperto tra l’Italia e la Libia, abbia privato un numero elevato di persone della possibilità di fare valere il loro diritto alla protezione internazionale. Si sono constatati altri problemi a seguito degli eventi del Nord Africa agli inizi del 2011, e si deplorano i ritorni forzati troppo affrettati e le condizioni di accoglienza inadeguate.

Persistono i pregiudizi contro i musulmani e l’antisemitismo, e si segnalano casi di discriminazione nei confronti dei gruppi vulnerabili nell’accesso agli alloggi dati in locazione da privati.

Nel suo rapporto, l’ECRI ha formulato delle raccomandazioni, per tre delle quali, qui di seguito indicate, ha richiesto un’applicazione prioritaria e ha previsto una procedura di valutazione entro due anni: conferire all’UNAR un ruolo più incisivo; fornire garanzie di protezione a tutti i Rom sgomberati; rispettare il principio del non respingimento. 

Rapporto dell’ECRI sull’Italia 

Per informazioni:
www.coe.int/ecri

 

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