Camminata lungo il Vallone del Rio Vicano da la cittaeu

da lacitta.eu

La camminata lungo il vallone del Rio Vicano organizzata dall’associazione italiana cultura e sport AICS e da Cafevirtuel.it si è svolta regolarmente, nonostante l’inclemenza del tempo, il 15 aprile 2012. 

Molto scarsa la partecipazione dei candidati consiglieri alle amministrative di Ronciglione del 6/7 maggio.

L’iniziativa è stata fortemente voluta dalle associazioni organizzatrici per sensibilizzare maggiormente la popolazione e appunto i candidati alle elezioni al problema del risanamento e del recupero funzionale del Vallone del Rio Vicano.

La sua valorizzazione è importante per l’economia e lo sviluppo del turismo, per questo le associazioni organizzatrici  chiedono la creazione in esso del Parco Ambientale e di Archeologia industriale. Il Vallone del Rio Vicano è infatti un sito carico di storia della Città di Ronciglione.

Il Rio Vicano,  emissario del Lago di Vico, s’immette in un cunicolo per uscire nel vallone di lacerazione che ha preso il suo nome. Il cunicolo è stato aperto dagli etruschi, poi risistemato dai romani e quindi dal Cardinale Alessandro Farnese, che invogliò gli abitanti di Caprarola ad ampliarlo facendo emergere vasti territori.

Le opere che Alessandro Farnese fece pagare a Caprarola riguardavano anche la regolazione dell’acqua attraverso un sistema di tavole mettendo a tacere ma non facendo del tutto finire le controversie tra i cittadini di Ronciglione e quelli di Caprarola.

Ronciglione aveva bisogno di acqua durante il giorno e per tutto l’anno per gli opifici tutti ubicati lungo il Rio Vicano, Caprarola invece voleva sottrarre  più terreno al lago.

 

grotte Catena

Oggi dal cunicolo che forma il Rio Vicano non esce più acqua, il lago di Vico sta sempre più ritirandosi. Quali sono i motivi di questo grave problema è un interrogativo aperto.

Certamente non possiamo escludere le cause naturali quali la scarsità della pioggia,  ma anche i sistemi moderni di regolazione del livello delle acque e soprattutto la mancanza di veri controlli sulle edificazioni e le espansioni agricole da cui ne consegue la necessità di non farle sommergerle durante il periodo delle piogge.

Altri problemi ora emergono e se non si vuole disperdere il patrimonio unico ambientale e di archeologia industriale bisogna mettere fine alle trasformazioni edilizie, bisogna mettere mano al risanamento completo del Vallone. Occorre recuperare lo spirito di appartenenza che ha fatto la storia della Città, insignita di questo titolo  grazie al lavoro che si svolgeva nel vallone del Rio Vicano,  all’ambiente sano e alla cultura che allora esprimeva.

 

orchidee spontanee

La camminata nel Vallone , In continuità con l’azione volta alla conoscenza del patrimonio culturale, ha messo in luce le bellezze che ancora rimangono, ma anche gli aspetti inquietanti di un ambiente da risanare con urgenza.

Il nostro progetto che abbiamo presentato nel 2009 anche con un volume, ora in ristampa : “IL VALLONE DEL RIO VICANO – i defizi – Ferriere- Cartiere – Ramiere”  è quello di rendere fruibile questa valle con la creazione del Parco Ambientale e di archeologia industriale del Vallone del Rio Vicano dalle Grotte Catena alla Chiesa di S.Eusebio, con impianti culturali e sportivi, con  la creazione di Botteghe artigiane, con la creazione di un Polo didattico formativo e quindi ostello per studenti e della gioventù, con costituzione di boschetti, la realizzazione di aree di sosta ecc.

Secoli di storia abbandonati potrebbero essere riavvicinati a noi che come Attila moderni distruggiamo tutto ciò che ci circonda.

Raimondo Chiricozzi

Mercoledì 18 Aprile 2012 16:45

 

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