Domani, sabato 7 aprile “Acqua all’arsenico? Basta con l’emergenza”.

da lacitta.eu PDF Stampa E-mail
Venerdì 06 Aprile 2012 12:29
 
Il Circolo Pd “Gemma Piacentini”con il gruppo alla Regione e gli Ecodem danno il via a una nuova campagna informativa

“Acqua all’arsenico? Basta con l’emergenza”. Domani, sabato 7 aprile, dalle 10 alle 13, a Viterbo, in viale Bruno Buozzi, gazebo del Pd per dare il via a una nuova campagna informativa su un problema che deve trovare, entro l’anno, una soluzione, a meno che il sindaco non intenda far trovare, dal 1° gennaio del prossimo anno, intere zone della città in una situazione di non potabilità dell’acqua.

L’iniziativa, primo appuntamento di una serie di dibattiti su temi specifici, è organizzata dal Circolo del Pd “Gemma Piacentini” con il gruppo alla Regione Lazio e dall’Associazione degli Ecologisti Democratici della Tuscia, che l’8 maggio, a conclusione di un mese di incontri con i cittadini, terranno una tavola rotonda, alla quale saranno invitati anche i rappresentanti dei consumatori e delle categorie economiche, come hanno spiegato, nel corso di una riunione tenutasi ieri sera, il coordinatore del Circolo, Roberto Innocenzi, e quello degli Ecodem, Paolo Felice.

“Dal 1° gennaio 2013, potrà essere erogata solo acqua con una presenza di arsenico non superiore a 10 microgrammi/litro, nel rispetto dei limiti fissati dall’Unione Europea. La Regione Lazio (la presidente Renata Polverini è, da più di un anno, “commissario delegato per il superamento dell’emergenza”) ha finora previsto l’installazione di dearsenificatori solo laddove la concentrazione di arsenico supera i 20 microgrammi.

L’operazione è gestita attraverso un mega appalto i cui tempi non sono ancora noti -si afferma in una nota del Circolo del Pd e degli Ecodem-. Buio fitto, invece, sulle misure che si intende adottare per affrontare il problema in presenza di valori oscillanti tra i 10 e i 20 microgrammi, come del resto è emerso anche dalla recente riunione del consiglio provinciale. Su questo punto, va fatta chiarezza immediatamente, sia da parte della Regione che degli amministratori comunali, perché il problema riguarda diverse zone della città”.

Nel febbraio del 2011, il Circolo “Gemma Piacentini” e gli Ecodem avevano tenuto un convegno. “Si evitino toppe e scorciatoie. Anziché cercare deroghe e rinvii o ricorrere a palliativi, Comune e Regione si assumano le loro responsabilità, adottando le migliori tecnologie che abbiamo a disposizione, per garantire il diritto all’acqua potabile”, si era detto in quell’occasione. Un anno dopo, invece, non si capisce ancora come il problema sarà risolto. “Si corra ai ripari. Non c’è da perdere altro tempo”, è l’appello del Pd.

 
 

 

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