Judo: grande successo per la manifestazione ‘Judo per ragazzi diversamente abili’

da CIP

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Il 22 dicembre 2011, presso la sede dell’A.S.D. BODY LIFE di Manziana (Rm), ha avuto luogo la Manifestazione finale del Progetto “Judo per ragazzi diversamente abili”, realizzato grazie al contributo della Provincia di Roma, del Comune di Manziana e di tre sponsor: Carrefour- Manziana, Panificio Baldassarini e Garagnani Pubblicità.
All’evento hanno preso parte i membri del Consiglio Direttivo dell’A.S.D. BODY LIFE, il Presidente Enrico Marinangeli, il Rappresentante della FIJLKAM  Riccardo Oroni, l’ex Sindaco di Manziana, la Dott.ssa Lucia Dutto e tutti i parenti e gli amici dei bambini partecipanti.
Il Progetto ha visto la partecipazione attiva di bambini diversamente abili insieme a bambini normodotati al fine di  promuovere l’attività sportiva del judo come mezzo di integrazione e strumento volto ad ampliare l’accessibilità e la qualità dell’offerta formativa nel settore sportivo del territorio della Provincia di Roma.
L’Insegnante che ha curato il Progetto è stato il maestro Roberto Tamanti, Responsabile FISPIC, coadiuvato dalla sua Assistente Alessia Coppola e da due assistenti fisici.
La finalità principale era quella di favorire l’apertura relazionale e l’autosufficienza attraverso la condivisione di un’arte marziale come il judo, la via più efficace per utilizzare la forza fisica e mentale. Allenarsi nella disciplina del judo significa raggiungere la perfetta conoscenza dello spirito attraverso l’addestramento attacco-difesa e l’assiduo sforzo per ottenere un miglioramento fisico-spirituale. Il judo rappresenta anche un bellissimo concetto riguardante la logica, la virtù e lo splendore; è la realtà di ciò che è sincero, buono e bello. 
Attraverso la pratica del judo i bambini hanno preso coscienza del corpo e del suo impegno, sono stati educati al movimento come elemento di autonomia, con coordinazione ed equilibrio, hanno saputo come orientarsi nello spazio, inoltre sono stati educati all’attenzione, alla memoria e a sviluppare i riflessi.
Questi riferimenti sono serviti agli insegnanti per misurare il progresso degli allievi nell’ acquisizione del senso dell’opposizione, per imparare ad effettuare l’attacco, combinare l’azione in base alla reazione dell’altro, raggiungere quell’integrazione relativa che ha permesso l’inserimento tra i “normodotati”.
Al Progetto hanno partecipato non vedenti e ipovedenti per i quali Il judo è uno sport particolarmente adatto, in quanto i numerosi contatti fisici previsti in questa disciplina consentono agli atleti di avere un elevato controllo dell’avversario. Il judo per non vedenti o ipovedenti, infatti, non prevede particolari differenze rispetto al judo tradizionale ed  è particolarmente indicato, in quanto insegna a sentirsi più sicuri nei movimenti, ad esplorare, a confrontarsi con la sensazione di vuoto e a cadere bene senza farsi male. I bambini non vedenti e ipovedenti hanno tratto grande beneficio dall’esercizio del judo, in quanto la pratica di tale sport ha consentito loro di migliorare alquanto l’importante funzione dell’equilibrio, e di acquisire progressivamente un senso di maggior sicurezza nella deambulazione. Ciò ha permesso loro di aumentare l’ autostima, per questo, nell’allenamento dei bambini non vedenti l’istruttore, fin dall’inizio, ha permesso loro di essere il più possibile autosufficienti, aiutandoli ad esplorare, anche con dettagliate descrizioni, il tatami e l’ambiente circostante.
Inoltre, hanno partecipato anche bambini affetti da sordità, i quali non hanno incontrato alcuna difficoltà nel praticare questa disciplina che, essendo uno sport di contatto fra due atleti, non richiede alcuna forma di comunicazione verbale. In pratica, i bambini con disabilità uditiva si sono allenati normalmente con i bambini normodotati, dopo che l’insegnante ha mostrato loro la tecnica e i vari esercizi, permettendo ai bambini di ripeterli senza alcuna difficoltà.
Alla fine della Manifestazione a tutti i  bambini è stato consegnato un Diploma nel quale è stato riportato il grado e la cintura conseguita, a seguito di un esame sostenuto a fine corso. Inoltre, l’A.S.D. BODY LIFE, ha premiato tutti i bambini con un trofeo per l’attiva partecipazione che li ha contraddistinti, dimostrando a tutti come è possibile realizzare delle attività in piena integrazione, imparando, divertendosi e svolgendo una pratica sportiva assolutamente favorevole per  lo sviluppo psicofisico della persona.

 

   
20/01/2012

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