A Ronciglione in vista delle elezioni

da lazionauta

 

Le delegazioni, dei partiti (SEL, PD, Rifondazione Comunista, Verdi, Partito Socialista Italiano, Italia dei Valori e API)nei vari incontri preparatori, hanno predisposto una prima bozza di programma su alcuni temi e obiettivi condivisi. Tale bozza da sottoporre alla discussione in assemblee pubbliche è ancora in elaborazione poiché tante sono le proposte che le varie parti politiche avanzano. In rappresentanza del PSI, ho cercato d’impostare fin dall’inizio il confronto, con le altre forze politiche, sulla ricerca della condivisione dei programmi, in considerazione che la convergenza fra le forze politiche non può essere aprioristica. La presentazione in discussione della coalizione di documenti politici programmatici firmato il primo dai Verdi, PSI, IDV e il secondo dal PSI, e dall’API, precedentemente confrontati con i componenti del Comitato acqua potabile e del comitato per la riapertura della Ferrovia Civitavecchia Capranica Orte, e di altre associazioni culturali, è stata la fase importante di partenza per una bozza di programma condivisa, da tutta la coalizione.

Questo perché per noi è importante l’approfondimento di specifici punti programmatici.

Fra questi, in primis, la questione acqua potabile e il problema della salvaguardia del lago di Vico. Abbandono del prelievo dell’acqua dal lago di Vico, fino a quando non saranno risolti i problemi derivanti dal suo inquinamento e la realizzazione di altri pozzi dotati, se necessario, di dearsenificatori. La bonifica effettiva del Centro Nucleare Batteriologico e Chimico, la tutela piena del lago di Vico e il disinquinamento delle sue acque. Screeneng su tutta la popolazione, per la individuazione e la cura degli eventuali danni alla salute derivanti dalla esposizione e ingestione dei veleni, compresi quelli nell’acqua. Strenua battaglia per il mantenimento, almeno degli attuali servizi, dell’Ospedale S. Anna.

Poi, l’impegno per il riassetto del territorio con la creazione di un sistema territoriale area Tuscia-Etruria-Umbria, capace di portare sviluppo economico a tutto il comprensorio e contrastare la tendenza del territorio viterbese a rimanere la periferia della periferia di Roma. L’approvazione della legge per Roma capitale, infatti potrebbe maggiormente accentuarla. Per le infrastrutture e la mobilità, battersi decisamente per la riapertura della Ferrovia Civitavecchia Capranica Orte e per la realizzazione dell’anello ferroviario Circumcimina con la creazione di una fermata all’Ospedale Belcolle.

Quindi piani urbanistici di recupero zonali per la dotazione di servizi, parcheggi e verde pubblico, in zone realizzate e cresciute senza regole.

L’effettiva depurazione delle acque reflue prima dell’immissione nel Rio Vicano. La salvaguardia dei beni culturali e ambientali, la realizzazione del Museo di archeologia industriale e del Parco archeologico ambientale del Vallone del Rio Vicano, la realizzazione del Parco dei Cimini.

La salvaguardia del sociale, la lotta agli abusi di potere, la lotta alle emarginazioni.

Queste alcune proposte presentate in discussione.

La riunione del 1° dicembre 2011 alla Provincia del Comitato tecnico per il lago di Vico, ha ulteriormente confermato la gravità della situazione ed ha portato motivazioni maggiori, per richiedere che la bozza del programma della coalizione per il Comune di Ronciglione, da sottoporre alla discussione, in assemblee pubbliche con i cittadini, tenga conto, come fatto primario, del problema acqua potabile e irrinunciabile l’osservanza di quanto afferma la ASL.

Del comitato fanno parte, oltre ai Comuni di Caprarola e Ronciglione, l’Università della Tuscia , l’Istituto superiore di sanità, l’ARPA Lazio, la ASL , la ISDE, la Riserva naturale Lago di Vico, il circolo Legambiente Lago di Vico, e il comitato acqua potabile. Tutti presenti meno che il Comune di Ronciglione, assente ingiustificato (e non è la prima volta).

All’ordine del giorno della riunione del comitato tecnico, appunto le iniziative per la salvaguardia del lago di Vico. Tra i vari qualificati interventi, desidero in questa ricordare quello del dr. De Santis della ASL, che ha confermato tutta la sua precedente lettera del 5 aprile 2011 (non potabilità dell’acqua proveniente dal lago e la richiesta di provvedimenti alternativi per l’approvvigionamento idrico dei Comuni di Caprarola e Ronciglione).

Per questo l’insistenza a ché nella bozza di programma sia esplicitamente scritto l’abbandono dell’emungimento dell’acqua dal lago, visti i tempi lunghissimi che si prevedono per la soluzione dei suoi problemi. Stessa insistenza perché venga inserita la richiesta di effettuare uno screeneng su tutta la popolazione, per la individuazione e la cura degli eventuali danni alla salute derivanti dalla esposizione e ingestione dei veleni, compresi quelli nell’acqua.

Altri punti irrinunciabili sono la ricerca del bene del paese che deve essere l’obbiettivo primario. Affermazione scontata, ma alla luce di quanto abbiamo verificato fin’ora, necessaria. Non è fuori di luogo dire, quindi, che gli eletti nel prossimo consiglio comunale, dovranno operare esclusivamente per il bene della collettività, senza abusare del potere e senza il favoritismo di clientele o di interessi personali. La trasparenza dovrà essere alla base di ogni atto amministrativo.

Queste le proposte che debbono essere discusse con i cittadini e per la cui realizzazione si richiede l’impegno serio dei candidati.

Ronciglione merita di tornare alla politica trasparente e, veramente nell’interesse esclusivo dei suoi cittadini. Raimondo Chiricozzi

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