Si è spento Antonio Ghirelli Partigiano e grande sportivo

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Partigiano e grande sportivo

Milano, 01 aprile 2012
E’ morto a 89 anni l’ex direttore di Tuttosport e Corriere dello Sport. Con Pertini diresse l’ufficio stampa del Quirinale. Scrittore, lavorò anche alla redazione romana della Gazzetta

 Antonio Ghirelli con la moglie dopo essere stato ricevuto al Quirinale il 5 giugno 1980. Ansa
Antonio Ghirelli con la moglie dopo essere stato ricevuto al Quirinale il 5 giugno 1980. Ansa

Era un giornalista galantuomo. Antonio Ghirelli ci ha lasciati a 89 anni, a poco più di un mese dal suo novantesimo compleanno. Nato a Napoli il 10 maggio del 1922, Ghirelli è stato uno dei patriarchi del giornalismo novecentesco italiano: meridionalista, socialista, partigiano combattente, giornalista e scrittore. Con due grandi passioni: il giornalismo e lo sport, il calcio in particolare e il Napoli. Passioni che lo hanno accompagnato fino agli ultimi giorni della sua vita.

FUORICLASSE — Direttore di Tuttosport, dal ’66 al ’77 fu chiamato alla guida del Corriere dello Sport dove riuscì a esprimere il suo grande talento e l’amore per lo sport. Aveva lavorato anche nella redazione romana della Gazzetta dello Sport, conservando poi negli anni un rapporto splendido con Gino Palumbo (direttore de La Gazzetta dello Sport dal ’76 all’83): tra loro due, autentici fuoriclasse, c’era un feeling speciale, al punto che nel gennaio dello scorso anno Ghirelli confezionò un’intera pagina sul quotidiano Il Mattino per ricordare il talento di Palumbo in occasione dei 90 anni dalla sua nascita. “Abbiamo spesso lavorato su fronti opposti, ma c’era grande stima tra di noi e oggi lo posso confessare: c’era anche una grande amicizia”, confidò nel gennaio del 2011. Sempre gentile, cortese, garbato, ancora oggi attento a quello che accadeva in Italia e nel mondo, uomo di cultura e con molteplici interessi. Si è spento a Roma, nel pomeriggio, lasciando un grande vuoto nella società italiana.

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Giorgio Napolitano: “E’ stato un giornalista di razza, guidato dalla sua passione di democratico e di socialista: interprete autentico dell’anima di Napoli”

 

IL CORDOGLIO DI NAPOLITANO — “Con la scomparsa di Antonio Ghirelli perdo uno degli amici più cari dei lontani anni della mia prima formazione”. E’ il cordoglio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato alla famiglia. “Fummo egualmente legati a Napoli ed egualmente animati da valori di libertà e di progresso mentre il fascismo si avviava alla fine – ricorda Napolitano -. E non ci siamo mai persi di vista per il resto della vita, fino a tempi recentissimi. È stato un giornalista di razza guidato dalla sua passione di democratico e di socialista; un popolarissimo giornalista sportivo e un interprete autentico dell’anima di Napoli. Mi stringo con affetto ai suoi cari”.

L’IMPEGNO CIVILE E POLITICO — Era stato a capo dell’ufficio stampa del Quirinale con Sandro Pertini, poi portavoce dei governi Craxi negli anni ’80. Nel 1986 fu direttore del Tg2, dall’88 all’89 diresse L’Avanti. È stato partigiano combattente durante la guerra di liberazione, militante nel Pci fino al ’56, per poi aderire al Partito Socialista dopo l’occupazione dell’Ungheria da parte dei carri armati sovietici. Fu direttore de Il Globo, ha firmato articoli ed editoriali anche per Il Corriere della Sera, Il Mondo, Paese Sera, L’Unità e Il Mattino. Tra i tanti libri, ricordiamo Storia del calcio in Italia (1954), Storia di Napoli (1973), Un’altra Napoli (1993), Caro Presidente (1981) dedicato a Pertini, Democristiani – Storia di una classe politica dagli anni Trenta alla Seconda Repubblica (2004), Aspettando la rivoluzione (2008). Negli ultimi anni continuava a firmare editoriali su Il Mattino, il Corriere dello Sport e aveva portato la sua esperienza all’interno della scuola di giornalismo dell’Università di Salerno.

Mario Pagliara© RIPRODUZIONE RISERVATA

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