L’esito dello studio è che la presenza di arsenico in elevate concentrazioni nel sangue aumenta in modo significativo il rischio di contrarre il cancro. Infatti, un team di ricercatori e docenti facente parte della ”New York University School of Medicine” e dell’ ”Università di Chicago” (studio Heals coordinato dal Habibul Ahsan) hanno analizzato campioni di urine di oltre undici mila abitanti di Araihazar, in Bangladesh, prelevati due volte a distanza di sei anni e mezzo.
La quantità di arsenico è stata poi misurata anche in sei mila condutture. Secondo gli autori dello studio, almeno il trenta per cento delle morti per cause cardio-vascolari sono attribuibili in parte a quest’elemento.
In modo particolare, il fenomeno si è evidenziato tra fumatori ed ex-fumatori. Si stima che il 22% delle morti per tutte le cause e il 26% di quelle attribuite a malattie croniche (soprattutto tumori al fegato, cistifellea e pelle e patologie cardio-vascolari) siano dovute all’acqua di pozzo contaminata con concentrazioni superiori a dieci mg per litro.