Giornata Mondiale dell’acqua, a Latina perdite idriche del 62%

Report Ambiente Italia 2012, 63% di perdite idriche a Latina clicca qui
Dati allarmanti quelli del rapporto Ambiente Italia 2012 di Legambiente e Istituto Ambiente Italia sui consumi e lo sfruttamento dell’oro blu nell’intera regione Lazio

di Redazione 21/03/2012
 

 

 

Domani ricorre la “Giornata mondiale dell’Acqua” e Legambiente Lazio anticipa i dati relativi all’edizione 2012 del Rapporto Ambiente Italia di Legambiente e Istituto Ambiente Italia, edito da Edizioni Ambiente.

E sono numeri allarmanti per tutto il Lazio. Infatti, se la capitale si piazza all’ultimo posto tra le città grandi italiane per i consumi di acqua, con ben 234,3 litri di acqua consumati ogni giorno pro-capite, ma anche per le perdite idriche di ben 68 metri cubi di acqua persi per chilometro di rete (fonte blue book e Mediobanca), ossia il 27% del totale immesso, Viterbo è agli ultimi posti fra le città più piccole con 209,6 litri/giorno pro-capite, ma soprattutto, ed è quello che maggiormente dovrebbe preoccuparci, Latina fa registrare un 62% di perdite idriche (la peggiore nel Lazio).

CONSUMI DI ACQUA – Per i consumi di acqua tra le città medie è leggermente migliore la situazione del capoluogo pontino con 154,1 litri – il valore più basso in tutta la regione -, così come tra le città piccole, va un po’ meglio a Frosinone con 173,7 litri, a Rieti con 157,8 litri.

DEPURATORI – Neanche i depuratori laziali sembrano funzionare troppo bene: l’efficienza del sistema di depurazione a Roma passa dal 97% al 90% e Rieti perde un punto percentuale passando all’83%; Latina pur con i dati aggiornati, rimane all’84% mentre Viterbo è al 95% e Frosinone solo all’80%.

Importanti, invece, i dati quantitativi per questa risorsa così indispensabile: nel compartimento idrografico Lazio-Umbria sono ben 2.525 milioni di metri cubi disponibili di acqua all’anno, ben 437 metri cubi pro-capite. Nell’acqua dei rubinetti di 64 Comuni del Lazio (17,3%), rimane però una concentrazione di arsenico da riportare nei limiti di legge entro il 2012.

CONSIDERAZIONI DI LEGAMBIENTE – “Altro che privatizzazione, dopo i referendum serve una nuova gestione pubblica e partecipata per l’acqua a Roma e nel Lazio – ha affermato Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio -. Per vincere la sfida del risparmio idrico, delle perdite di rete, della depurazione e della qualità dell’acqua e togliere l’acqua dal mercato, si devono ripensare le società di gestione dell’acqua. Alla Regione Lazio chiediamo anche di non andare verso una nuova legge che preveda un unico Ambito Territoriale Ottimale regionale, quanto piuttosto una riorganizzazione ragionata sulla base dei bacini idrografici e delle infrastrutture esistenti.”

L’INIZIATIVA – In occasione della Giornata Mondiale per l’Acqua, Legambiente Lazio attiverà presso la sede regionale di Roma, in Viale Regina Margherita 157, uno sportello della campagna di obbedienza civile del Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua. Per mettere al centro della discussione l’acqua pubblica, pulita, preziosa, la prima e fondamentale questione è far rispettare l’esito del referendum votato da milioni di italiani: l’obiettivo della campagna di obbedienza civile è proprio questo, a partire dall’eliminazione del profitto dalle bollette.

“Chiediamo a tutti i cittadini una scelta concreta e tangibile – si legge in una nota di Legambiente -, iniziare a pagare la tariffa applicando una riduzione pari alla componente della “remunerazione del capitale investito”, abrogata dai referendum. Per partecipare è possibile compilare il reclamo e consegnarlo al nostro sportello. Per ogni ulteriore informazioni www.legambientelazio.it”

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