Ghirga: “No ai rifiuti di Roma vicino a Civitavecchia”

   

 Scritto da Redazione Mercoledì 21 Marzo 2012 15:06

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“La proposta di portare i rifiuti di Roma a solo qualche chilometro in linea d’aria da Civitavecchia, rappresenta una grave offesa alla città da parte del sindaco di Roma Alemanno”. Lo sostiene il candidato sindaco Giovanni Ghirga che ricorda come i venti prevalenti spirano verso la città che sarà inondata dal pessimo odore dei rifiuti. Ghirga ricorda anche che è stato dimostrato che metalli come l’arsenico possono filtrare e penetrare nelle falde acquifere e rendere irrisolvibile il problema dell’arsenico stesso nell’acqua potabile, con estremo danno ai più deboli: bambini, donne in stato di gravidanza e malati.

“Molti – aggiunge – mi hanno chiesto il motivo della mia scelta di candidarmi a sindaco di Civitavecchia, ebbene, tra i vari candidati sindaci, solamente il sottoscritto fino ad oggi ha messo in guardia la popolazione da questo gravissimo pericolo che minaccia al 100 % il suo desiderio di sviluppo turistico. Non solo, ma l’ipotesi di bruciare anche i rifiuti nella centrale di Torre Valdaliga Nord è un’altra pessima decisione che potrebbe minacciare gravemente la salute, prima di tutto degli operai che ci lavorano e, come ben dimostrato dalla letteratura scientifica internazionale, tutta la popolazione che vive nel raggio di 5-10 km dalla fonte di emissione. La cocombustione di carbone e rifiuti rappresenta una delle fonti emissive più tossiche.

Janez Potočnik, Commissario Responsabile per l’Ambiente, in occasione della pubblicazione del Rapporto sulla Gestione dei Rifiuti, pubblicato il 13 gennaio dalla Commissione UE, ha dichiarato che bisogna considerare i rifiuti stessi una risorsa. Interrarli in discarica è una politica estremamente deleteria.

Una corretta gestione dei rifiuti può garantire numerosi posti di lavoro (in Europa circa 2.4 milioni). L’incenerimento dei rifiuti è una soluzione completamente sbagliata. Secondo i risultati di studi recenti, la combustione di una tonnellata di rifiuti, in termini di danni alla salute ed all’ambiente, arriva a costare 21.2 euro. L’incenerimento annuo di 400.000 tonnellate di rifiuti potrebbe comportare una spesa per i danni alla salute ed all’ambiente di oltre 8.000.000 di euro. Dopo 20 anni di attività, i costi potrebbero essere pari a 160.000.000 di euro (WMR Vol. 26, No. 2, 147-162 (2008).

Una corretta gestione dei rifiuti renderebbe alla popolazione salute, lavoro ed economia”.

 

 

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