Il consigliere comunale di Ronciglione Lazzaroni: “Trasferito un dipendente solo perché fratello di uno dei Consiglieri dissidenti”

da civitanews

Nel consiglio comunale del 15 marzo c.m. molti gli argomenti all’ordine del giorno anche di rilievo tra cui:   l’ I.M.U  –   il recesso della convenzione per la gestione associata del servizio di segreteria comunale  –  il  P.U.A  località arenari  –  l’approvazione stipula accordo di programma e regolamento del centro diurno Alzheimer – quest’ultimo importantissimo punto ritirato per un cavillo burocratico, peraltro discutibile, dal Presidente del consiglio Riccardo Paradisi, nonchè Presidente del comitato ristretto dei sindaci che si occupa specificatamente di sanità  e quindi dovrebbe essere particolarmente sensibile ai problemi della salute;  altri punti ad esempio il  P.U.A. non discusso per mancanza del numero legale (tra gli assenti,  5 assessori  su  6). Un segnale di evidente sfaldamento di questa amministrazione che ormai fortunatamente ha finito di fare i danni.

Tra le interrogazione di particolare rilievo, in quanto davvero singolare, quella del Consigliere Lazzaroni il quale bacchetta il Sindaco, la giunta e il consigliere Farricelli su un coatto, quanto discutibile spostamento di un dipendente.

Questo l’intervento:

“Davvero singolare la decisione di spostare da un ufficio ad un’altro, contro la propria volontà, uno dei dipendenti più anziani e più ligi al dovere della nostra amministrazione e soprattutto  in un momento particolare come questo, in cui l’ufficio anagrafe avrebbe invece bisogno di un incremento di personale.”

 

“Forse”, continua Lazzaroni, “chi ha subito questo torto ha la disgrazia di chiamarsi Federici ed essere il fratello di un consigliere comunale non proprio in linea con questo modo becero di fare politica  –  una politica di bassa lega che porterà inevitabilmente questa maggioranza ad essere totalmente cancellata e dimenticata.

 

Tecnicamente, si  è  pensato bene di spostare un dipendente con qualifica di agente di polizia locale (vigile urbano) presso l’ufficio anagrafe, cosi da permettere lo spostamento del dipendente Federici all’ufficio dei vigili giustificando l’operazione, con un ipotetico quanto bizzarro equilibrio dei carichi di lavoro.  (sommiamo le patate con le cipolle)

 

Insomma viene a mancare un vigile, per motivi di salute, si manda un amministrativo in sostituzione, e il vigile al posto dell’amministrativo – un’operazione geniale che calza a pennello con il decreto Brunetta in quanto risponde perfettamente ai principi di efficienza ed efficacia della pubblica amministrazione.     Davvero complimenti !!!!!!!”

   

La delibera di giunta che prevede lo spostamento di una unità di personale esperto dell’anagrafe ad un altro servizio, per dare la possibilità ad un’altra unità di poter accedere a quel posto che si andrebbe a liberare, appare quantomeno inopportuno,  per due principali motivi:

 

1 – l’insoddisfazione e le difficoltà del dipendente che ha lavorato per quasi 40 anni all’anagrafe e che dovrebbe imparare un nuovo lavoro a pochi mesi dal pensionamento

 

2 – la compromissione del normale funzionamento dell’ufficio anagrafe che si vede privato di una unità lavorativa esperta in un momento in cui necessiterebbe altro personale.

 

“Chiedo al Sindaco”, conclude Lazzaroni, “le motivazioni per cui è stato adottato questo provvedimento che, oltre ad essere lesivo della dignità personale e professionale nonché della salute psico-fisica del dipendente in questione,  non comporta nessun miglioramento ai servizi.”

 

Ovviamente nessuna risposta da parte di Sangiorgi, come sua consuetudine.

 

Non hanno risposto neanche l’assessore Duranti e il Consigliere Farricelli chiamati in causa da Lazzaroni per esprimersi in merito al provvedimento.

 

Tra pochi giorni questi “signori” andranno nelle case dei Ronciglionesi a chiedere il voto per cercare di conquistare nuovamente il potere da usare per questi scopi meschini e fortunatamente ci sarà chi, con determinazione, li caccerà via in malo modo.

 

Consigliere Comunale

Pietro Lazzaroni

 

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