“Il concorso esterno non è un’invenzione della Procura di Palermo – ha aggiunto Ingroia – è un insegnamento di Falcone e Borsellino, una delle più importanti e innovative idee giurisprudenziali”.
Sul reato di “concorso esterno alla mafia” si esprime anche Luciano Violante, ex magistrato e dirigente del Pd, in una intervista alla Stampa. Violante chiede che “sia rivisto, esiste ma definirlo meglio spetta al Parlamento e governo”. “Con il concorso esterno si punisce il contributo fornito a un’organizzazione criminale di chi non ne fa parte – ha spiegato Violante – (…) ma qual è il confine tra i comportamenti che costituiscono un contributo punibile e quelli che nono lo sono?”. “Le sentenze su Cuffaro e su Mannino facevano già intravedere questo orientamento interpretativo della Cassazione – aggiunge – ma questo, lo dico con fermezza, non può significare sottovalutazione della necessità di combattere la mafia, altrimenti torniamo agli anni della convivenza”.