da Talete
Resta a Talete la gestione del servizio idrico del comune di Corchiano che, nel dicembre 2011, aveva manifestato l’intenzione di uscire.
La società presieduta da Marco Fedele era stata citata in giudizio poiché ritenuta responsabile del mancato pagamento dell’energia elettrica, dei controlli non effettuati sulla buona qualità dell’acqua e dalla presenza di un’alta concentrazioni di arsenico. La richiesta del comune guidato da Bengasi Battisti è stata respinta da giudice.
‘’Anche dopo la sentenza del Tribunale di Viterbo che rigetta la nostra ipotesi di rescissione del contratto con la Talete – afferma Battisti – continueremo ad affermare che l’acqua è un diritto. Il nostro ricorso ha dei fondamenti che parlano di giustizia , di democrazia e di diritti dei cittadini . Avere acqua e servizi adeguati in cambio di tariffe che regolarmente versano è un diritto fondamentale’’.
‘’La Talete, come soggetto gestore di diritto privato, -prosegue il primo cittadino – sta dimostrando tutti i suoi limiti quando è costretta a sostenere ingiustizie verso i cittadini e le comunità. Non pagare le spese di energia elettrica , non pagare le rate dei mutui , fornire acqua al di fuori dei parametri previsti e pretendere i salati pagamenti delle tariffe è vera ingiustizia e sopruso. Ventisette milioni di Italiani, nel Referendum del giugno scorso, nell’affermare ‘acqua pubblica ‘ hanno affermato acqua fuori dal mercato e dalle mercificazioni, acqua gestita con forme di partecipazione dei cittadini e fuori da ogni tipo di mercificazione’’.
Nella nota il sindaco ha tenuto precisare che la decisione del Tribunale sarà accettata ma i legali verificheranno come procedere per affermare i diritti della cittadinanza.