Emergenza arsenico, Luzi: “Nessuna scusa, la Regione stanzi le risorse economiche”

9 marzo 2012 – 20:26

ViterboAerea250

VITERBO – (m) “Più che i poteri straordinari, la Regione deve stanziare le risorse economiche necessarie per realizzare gli interventi di abbattimento della concentrazione di arsenico nelle acque destinate al consumo umano che oggi superano il limite di 10 microgrammo/litro. E’ ora di farla finita con questo scarica barile di responsabilità che da anni la Regione sta facendo senza risolvere questo problema, che si è trasformato in emergenza e che ora rischia di diventare un dramma per le nostre popolazioni.

 

Una Regione che non riesce a risolvere un problema che si trascina da anni così importante che attiene alla potabilità dell’acqua, che è di vitale importanza per la salute e la vita quotidiana dei cittadini, mi domando cosa sta a fare, che senso ha di esistere.

 

Scaricare le responsabilità su un sindaco in quanto autorità sanitaria locale ma privo di ogni risorsa economica, è a dir poco provocatorio mostrando l’incapacità di chi governa una Regione di risolvere un problema che attiene alla salute umana e che pertanto rientra anche in ambito sanitario e quindi in capo alla Regione.

 

Non mi riferisco soltanto a questa amministrazione regionale, perché il problema esiste ormai da diversi anni, ma ora la Regione è governata da questa Giunta. Per cui il presidente Polverini che ha già i poteri straordinari, visto che è stata nominato Commissario straordinario all’emergenza arsenico dal Presidente del Consiglio dei Ministri, attui ogni azione per reperire i necessari finanziamenti da destinare direttamente ai Comuni affinchè possano in tempi immediati realizzare gli interventi necessari sugli acquedotti al fine di scongiurare le negative ricadute sulle popolazioni dei Comuni della Tuscia che si avranno a partire dal 1° gennaio 2013.

 

Il Commissario Polverini se non è in grado di affrontare e superare l’emergenza rassegni le dimissioni, altrimenti a cosa serve, per dirci che non ha i soldi e quindi non può far nulla?

 

Non è assolutamente accettabile e tanto meno giustificabile l’affermazione che la Regione non ha 18 milioni di euro per intervenire su un emergenza come questa. Nel bilancio della Regione ci sono previsti milioni e milioni di spese che non sono di primaria importanza, le tagli e le trasferisca ai Comuni, impossibilitati a contrarre nuovi mutui dalle leggi di stabilità della finanza pubblica.

 

Privare dopo un secolo i cittadini di questa regione di bere l’acqua dal proprio rubinetto di casa è una penosa caduta di civiltà che la Regione Lazio non deve permettersi”.

 

Mirco Luzi

Sindaco di Castiglione in Teverina e consigliere provinciale Pd

 

 

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