Acqua all’ arsenico nel Lazio «Prorogata l’ emergenza»

DECISIONE DEL GOVERNO

corriere della sera

È stato prorogato fino al 31 dicembre 2012 lo stato d’ emergenza dichiarato due anni fa per l’ acqua all’ arsenico, un problema che interessa 83 comuni del Lazio. La decisione è stata presa ieri dal governo dopo la richiesta della Regione Lazio: la proroga – ha spiegato l’ assessore all’ Ambiente Marco Mattei – permetterà di rientrare nei limiti previsti dall’ Unione europea entro fine anno. Secondo la struttura guidata dal commissario all’ emergenza, la governatrice del Lazio Renata Polverini, in provincia di Roma e di Latina la concentrazione di arsenico nell’ acqua corrente dovrebbe rientrare a breve nei limiti di legge. Nelle due province, in base agli ultimi dati, i comuni interessati sono 30 per circa 470 mila abitanti. Tempi più lunghi in provincia di Viterbo, dove i comuni interessati sono 53 per circa 286 mila abitanti. L’ emergenza arsenico aveva spinto il Codacons a presentare un ricorso al Tar del Lazio, che il 22 gennaio scorso ha condannato i ministeri dell’ Ambiente e della Salute a risarcire con 100 euro ciascuno circa 2 mila utenti di varie regioni (Lazio, Toscana, Trentino Alto Adige, Lombardia, Umbria). L’ associazione dei consumatori aveva annunciato un altro ricorso che, secondo le sue stime, potrebbe riguardare un milione di cittadini in tutta Italia. RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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(6 marzo 2012) – Corriere della Sera

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