L’esercizio dell’assolvimento e dell’autoassolvimento

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L’assessore Mattei  autoassolve se stesso e l’amministrazione regionale dicendo di aver ben operato e porta come esempio l’ultima sentenza del TAR sul ricorso del CODACONS, dicendo addirittura che i Giudici respingendo le richieste di risarcimento, hanno stabilito che l’amministrazione regionale ha sostanzialmente adempiuto ai propri obblighi.

Vorremmo far notare che il TAR proprio con quella sentenza condanna i Ministeri della Salute e dell’Ambiente per danno biologico e danno morale. Tale sentenza riconoscendo tali danni per il minimo periodo che purtroppo il Codacons ha richiesto, apre però al contrario di quanto afferma l’assessore Mattei diverse possibilità di applicazione.

Cosa significa danno biologico e danno morale, l’assessore Mattei lo dovrebbe sapere benissimo ?

L’assessore Mattei, anche per l’amministrazione Polverini di cui fa parte, cerca di salvarsi e si arrampica sugli specchi negando l’evidenza.  Quale informazione corretta infatti è stata data ai cittadini dal Commissario per l’emergenza arsenico dalla Regione Lazio e dai Comuni interessati del problema? Cosa è stato fatto per ovviare ai gravi disagi dei cittadini, con i poteri straordinari di un commissario per l’emergenza ?

In alcuni paesi sono state installate ed inaugurate “fontanelline” ; quanto sono costate alla collettività?
Visto che dai siti delle ASL non risultano riportate le analisi di molte “fontanelline”  installate in alcuni paesi, siamo sicuri poi,  che  i Sindaci  non abbiano per caso dimenticato di  informare le ASL della loro installazione perché potessero esercitare il dovuto controllo?
Di questo si sono fatti grandi sindaci  e assessori provinciali, forse pensando che i cittadini abbiano gli orecchini al naso.
In alcuni paesi quali Ronciglione e Caprarola il problema da risolvere è poi ben più grave. Nell’acqua oltre all’arsenico e il fluoro abbiamo la microcellula tossica dell’alga rossa, che proprio in questi giorni sta nuovamente emergendo ben visibile.

Basta quindi con gli autoassolvimenti, la sottovalutazione del grave problema  e la cattiva informazione. Ognuno faccia la sua parte, lavori per la soluzione dei problemi, ponga in essere tutte le iniziative possibili per evitare  ancora rischi alla salute dei cittadini.

La verità infatti è un’altra:  se l’Unione Europea, che dal  3 novembre 1998  ha invitato l’Italia alla eliminazione dell’arsenico o almeno alla sua riduzione fino a 10 mc, non avesse respinto la terza deroga richiesta dalla Regione e dal Governo, concedendola fino al 31 dicembre 2012 e solo fino a 20 mc. ,  i cittadini avrebbero potuto continuare a bere, senza nessuna informazione, acqua all’arsenico e altri veleni in quantità allucinanti.

Vorremmo poi ricordare che uno studio americano ha accertato milioni di morti per il tumore  contratto a seguito dell’utilizzo di acqua come potabile con arsenico soltanto fino a 10 mc.  e che l’Organizzazione Mondiale della Sanità invita alla sua eliminazione o alla sua riduzione  a 5 mc massimo.

Raimondo Chiricozzi

 

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