Nencini presenta “Barbari”, fatti e misfatti della Lega

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«Il Nord non ha goduto di alcun beneficio dall’azione leghista, e con questo pamphlet vogliamo mostrarvi perché». Riccardo Nencini, segretario nazionale del Psi, presenta così in sala stampa a Montecitorio “Barbari”, un opuscolo di circa 40 pagine con il quale il partito promette di raccontare fatti e misfatti dell’“illusione” perpetrata in questi anni dal Carroccio ai danni dei cittadini italiani. «Utilizzeremo “Barbari” – prosegue Nencini – per illustrare a tutti quante e quali promesse sono state disattese, e in che modo l’azione della Lega ha peggiorato, anziché migliorare, la situazione delle regioni interessate».

RAZZISMO E XENOFOBIA – Da partito-sindacato a partito anti-governativo, fino all’ingresso leghista a palazzo Chigi, la cronistoria del “fallimento annunciato” del Carroccio viene tracciata in venti punti  chiari e precisi. Dalla nascita del partito che, si spiega, ha come fine dichiarato la “cancellazione della Repubblica Italiana” fino all’incostituzionalità stessa del partito. «La Lega Nord – si legge nel volume- è un partito privo di democrazia interna, non svolge congressi ed è in netta contraddizione con l’articolo 49 della Costituzione». Il tutto condito con alcune fra le dichiarazioni più imbarazzanti rilasciate dai deputati leghisti, Calderoli in primis con frasi del tipo «Un Paese civile non può far votare dei bingo-bongo che fino a qualche anno fa stavano ancora sugli alberi», e i più significativi esempi di razzismo e xenofobia perpetrati dai dirigenti del partito.  «Un racconto – spiega il segretario nella prefazione all’opuscolo – diretto a tutti gli italiani, a chi ha creduto e a chi non ha creduto. Ma soprattutto a chi ha votato la Lega di Bossi, a chi l’ha sostenuta da cittadino del Nord arrabbiato per il cattivo funzionamento dello Stato, a chi pensava che dietro Alberto Da Giussano marciasse un partito nuovo e migliore. Traditi. Tutti».

IL BLUFF LEGHISTA – Insieme a Nencini erano presenti anche diversi segretari regionali del partito, che sono intervenuti a turno per suffragare la tesi socialista. Durante la discussione sono emersi dati interessanti e che danno bene l’idea di quanto non sia stato fatto e di quanto di sbagliato sia stato portato a termine dalle gestioni leghiste sul territorio. Il dissesto del comune di Alessandria è un esempio più che eloquente: un crollo di oltre 80 milioni di euro e un incremento di dipendenti, dal 1993 ad oggi, da900 a più di 2000.  O il caso di Adro, in provincia di Brescia, dove il sindaco decise di colpire le famiglie dei ceti più deboli, sospendendo il servizio refettorio per i bambini che frequentano asilo, elementari e medie. «Con questi esempi – ha concluso Nencini – vogliamo sottolineare il divario fra ciò che è stato promesso e ciò che è stato poi effettivamente realizzato, puntando i riflettori sui disagi targati Lega che hanno portato il dissesto in tutte quelle regioni e quei comuni  che invece credevano di potersi fidare di loro». Il segretario del Psi sarà nelle prossime settimane a Milano ed in tutti i comuni del Nord interessati dalle elezioni amministrative per chiarire le proposte del Psi da attuare concretamente sul territorio.

ARTICOLO 18, SI PUO’ TOCCARE MA VA PRIMA ESTESO AI PRECARI –  A margine della presentazione di “barbari”, il leader socialista Nencini ha affrontato anche il tema della riforma del lavoro. La questione dell’articolo 18 «deve stare alla fine del percorso, non all’inizio – ha sottolineato – prima  bisogna pensare alle tutele per chi non ne ha nessuna e ad aumentare l’occupazione». L’articolo 18 andrebbe perciò esteso «anche ai precari e reso più flessibile, ma solo dopo aver toccato tutto il sistema».

IL BENVENUTO IN ITALIA A SCHULZ – Il segretario nazionale del Psi, Riccardo Nencini, ha dato il benvenuto in Italia al Presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz, in visita istituzionale, e lo ha invitato a un caffè italiano. E’ quanto si legge in una nota dell’Ufficio Stampa del Psi. Nencini e Schulz hanno condiviso da ‘compagni di banco’ l’esperienza al Parlamento Europeo nel mandato 1994 -1999, entrambi deputati del PSE. Schulz incontrerà i presidenti di Camera e Senato e, più tardi nel pomeriggio, il premier Monti.

Raffaele d’Ettorre

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