Alghe rosse sulle sponde del lago di Vico. Lettera aperta del Comitato Acqua Potabile

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RONCIGLIONE-Ieri le sponde del  lago di vico si sono di nuovo tinte di rosso.

Una nuova fioritura dell’alga planktotrix rubescens  ha colorato di rosso l’azzurro delle acque del lago.
Forse questi fenomeni attireranno più turisti, che per l’ammirazione delle cromaticità scatteranno foto a non finire. Purtroppo guardando da vicino sono visibili striature oleose formate dalle micro cistine  e sapendo che sono mono cellule cancerogene e che l’acqua del lago serve da approvvigionamento idrico per Ronciglione e Caprarola c’è  poco da ammirare, forse ci sarebbe da piangere, se servisse a qualcosa.  Meglio chiedere che s’intervenga perché abbia termine almeno l’avvelenamento e si pensi al recupero ambientale di questo patrimonio che si sta completamente distruggendo.
Colpa di chi denuncia queste fioriture o colpa grave di chi insiste nel negare l’evidenza?
Cosa fanno le istituzioni per far regredire l’inquinamento del lago ?
Cosa fanno per dare ai cittadini acqua potabile ?

Di Seguito la LETTERA APERTA DEL COMITATO ACQUA POTABILE AL COMUNE DI RONCIGLIONE E ALLE ISTITUZIONI

Egregi signori,
nel gennaio 2008 il Sindaco di Ronciglione, a seguito richiesta della ASL dopo esami effettuati, ed anche a  seguito della infiorescenza della micro cistina cancerogena prodotta dall’alga Plankthotrix rubescens, ha emesso una ordinanza di non potabilità per tutto l’acquedotto comunale. Da quel giorno si sono succedute varie ordinanze poco chiare, alle volte contraddittorie e spesso dal dispositivo incoerente con il testo.

I cittadini così non sono stati informati correttamente sui rischi sanitari e sulla qualità dell’acqua erogata dal pubblico acquedotto, nonostante la legge lo preveda in maniera esplicita.
Tale disinformazione è stata inoltre suffragata dalle interviste televisive, articoli di stampa, manifesti  ecc. di esponenti dell’amministrazione comunale di Ronciglione che addirittura dicevano l’acqua distribuita potabile.
L’ultima ordinanza, emessa in data 18 febbraio 2011 dal Sindaco di Ronciglione, affissa ai muri del paese il 18 marzo 2011 e non ancora pubblicata sul sito web del Comune, anziché mettere fine all’altalena delle dichiarazioni, continua nella colpevole disinformazione.
Infatti scrive quanto segue:
“Preso atto che della decisione della Commissione Europea in data 28/10/2010 con la quale la Commissione non ha accordato all’Italia la possibilità di erogare temporaneamente al consumo umano acqua con contenuto di arsenico superiore ai 20 microgrammi litro, pur affermando che sulla base delle attuali conoscenze scientifiche non sussistono, per le concentrazioni di tale elemento inferiore ai 20 microgrammi litro, rischi sanitari aggiuntivi per la pubblica salute, ad eccezione delle donne in gravidanza, dei neonati e dei bambini fino a tre anni di età”.

Quanto scritto non è nella realtà delle cose. Infatti la Commissione europea, con la sua decisione del 28/10/2010, ha negato la ulteriore deroga alla elevazione della quantità di arsenico nelle acque potabili e ciò comporta che è entrato immediatamente in vigore il D.Lgs dello Stato Italiano n.31 del 2/2/2001, che dà attuazione alla Direttiva europea del 98, che stabilisce il limite massimo di arsenico in 10 μ/l .

L’Organizzazione Mondiale della sanità inoltre afferma che l’arsenico nelle acque potabili non dovrebbe essere presente o al massimo nella quantità di 5 microgrammi litro.  L’ ordinanza del Comune di Ronciglione n.10 del 18 febbraio 2011,  come le precedenti , inoltre  continua ad affermare che sotto i 20 μ/l , non esiste pericolo per la popolazione. Ciò è falso e contro legge.
L’ordinanza  n.10/2011 infine,  per confermare il principio di precauzione,  richiama  le limitazioni prescritte con l’ ordinanza n. 25/2010, che l’ordinanza n. 7 del 31 gennaio 2011 revoca. Segno evidente di iniziative confuse e poco chiare.

Pertanto siamo a chiedere  al Sindaco, ancora una volta, una ordinanza che faccia chiarezza e dica in primo luogo che l’acqua distribuita dall’acquedotto comunale di Ronciglione, non è potabile. Ciò in quanto contenente arsenico superiore ai 10 μ/l e poiché, proveniente da pozzi, acquedotto del Fogliano, lago di Vico e in quanto miscelata contenente le micro cistine cancerogene dell’alga rossa.  Chiediamo alla Giunta comunale, ai consiglieri comunali, ai responsabili tecnici del Comune di assumersi le loro responsabilità e quindi rispettare e far rispettare la legge che stabilisce il parametro massimo di arsenico nell’acqua in 10 μ/l e stabilisce il dovere all’informazione corretta.
Chiediamo al Prefetto, alla Magistratura e alle altre Istituzioni competenti d’intervenire decisamente perché venga rispettata la legge e non venga più permesso l’avvelenamento dei cittadini.
Chiediamo a tutte le Istituzioni, visto il particolare momento di emergenza (peraltro sancito dal Governo con decreto di nomina del Commissario per l’emergenza arsenico), che a Ronciglione dura da troppo tempo ed è ancora più grave, in quanto l’acqua contiene veleni  di varia natura micro cistina, arsenico,  ecc., che venga distribuita acqua potabile con autobotti alla popolazione.
Chiediamo che venga informata la popolazione dettagliatamente sullo stato dei lavori, per poter dotare il paese di acqua potabile e per il risanamento del Lago di Vico.
Si ringrazia della cortese attenzione.”

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