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L’Associazione italiana medici per l’ambiente Isde (International Society of Doctors for the Environment – Italia) di Viterbo, come già reso noto, il 27 ottobre 2011, ha inviato una lettera alla Talete spa e al sindaco di Viterbo, per richiedere la rimozione delle condutture in cemento-amianto presenti nella zona di Respoglio-Settecannelle e nella zona di Grotte S. Stefano di Viterbo e la rimozione anche di quelle presenti eventualmente nelle reti acquedottistiche dei comuni della Provincia di Viterbo gestiti dalla Talete spa per il servizio idrico.
L’amianto infatti è un elemento classificato come cancerogeno dall’Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (Iarc), responsabile anche di un particolare tumore del polmone denominato mesotelioma, mentre l’esposizione cronica a queste fibre, anche per via orale, attraverso acque contaminate, può correlare con la comparsa di gravi patologie quali: il carcinoma dello stomaco, del colon e della faringe (monografia n.100 parte C- Iarc).
Le acque del territorio viterbese presentano criticità sanitarie importanti derivanti dalla presenza in esse di elevati valori di arsenico, sostanza tossica e cancerogena di classe 1, sempre secondo l’Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (Iarc), e in molti Comuni si riscontrano nelle acque anche altre sostanze che possono avere effetti tossici e cancerogeni come il fluoro, il selenio e il vanadio e la microcistina prodotta dal cianobatterio Plankthotrix rubescens presente nel lago di Vico.
Il Decreto legislativo n. 31 del 2 febbraio 2001 che disciplina la qualità delle acque destinate al consumo umano al fine di proteggere la salute umana dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione delle acque, garantendone la salubrità e la pulizia, all’art.4 afferma: “Le acque destinate al consumo umano devono essere salubri e pulite”.
E’ pertanto necessario che si mettano in atto tutte le azioni e gli interventi per assicurare subito acque pulite e salubri ai cittadini: attraverso l’installazione di dearsenificatori, idonei potabilizzatori, eventuale escavazione di nuovi pozzi, temporaneo approvvigionamento alternativo con autobotti e la rimozione dei tratti di condutture in cemento-amianto.
L’Isde di Viterbo torna anche a proporre, con la possibile collaborazione del laboratorio di Igiene Industriale – Centro Regionale Amianto della Asl di Viterbo, l’avvio urgente di uno studio per la ricerca di fibre di amianto nelle acque potabili del comune di Viterbo e di tutti i comuni della Provincia.
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Associazione italiana medici per l’ambiente – Isde (International Society of Doctors for the Environment – Italia)
Viterbo, 18 febbraio 2012
Per comunicazioni:
Isde di Viterbo
tel. 3383810091, 0761559413, fax: 0761559126
e-mail: isde.viterbo@gmail.com;