La Regione immobile sulle richieste dell’Afesopsit

Sono trascorsi ventotto giorni dopo l’incontro in Prefettura tra i rappresentanti dell’Afesopsit , il presidente Vito Ferrante e il dott. Walter Tosches,  con il prof. Romano e la dott.ssa Fratini, delegati della Regione Lazio, con il Sindaco di Viterbo on. Marini, con  il Direttore Generale della ASL dr. Pipino, e con i dirigenti della ASL  dott.ssa Cerimele, dott. Grassi e dr. Trisolini in merito alla grave situazione creatasi nella provincia di Viterbo in materia di diritto alla salute e all’assistenza.

Alla fine dell’incontro era stato promesso dal prof. Romano l’inserimento sul territorio di cinque figure sanitarie ( 3 medici, 1 infermiere e 1 psicologo) essenziali per garantire la funzionalità minima dei servizi pubblici territoriali e permettere un’assistenza adeguata agli utenti in difficoltà. Inoltre era stata prospettata l’istituzione di un tavolo di lavoro congiunto, tra la Regione Lazio e L’Afesopsit (Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia) così da creare una linea diretta di comunicazione con la Regione per discutere le proposte presentate all’On. Renata Polverini:

1) Situazione attuale e proposte dell’associazione relative al  Dipartimento di Salute Mentale

2) Situazione attuale e proposte dell’associazione relative a Neuropsichiatria Infantile

3) Situazione attuale e proposte dell’associazione relative all’Unità Operativa Semplice Interdistrettuale Disabile Adulto

4) Situazione attuale e proposte dell’associazione relative al Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura

5) Situazione attuale e proposte dell’associazione relative al Sert

6) Situazione attuale e proposte dell’associazione relative alla Struttura Residenziale Psichiatrica Terapeutico-riabilitativa Santa Maria de Mattias di Orte

7) Situazione attuale e proposte dell’associazione relative al Centro Diurno San Giuseppe di Acquapendente

8) Stabilizzazione dei precari.

Ad oggi le figure sanitarie promesse dalla Regione non sono state inviate con conseguente enorme disagio per tutti e quattro i servizi ( neuropsichiatria infantile, disabile adulto, Sert e DSM ) così come non si è tenuto nessun incontro in Regione (forse a causa delle abbondanti nevicati romane o forse perché smontate le tende il problema non esiste più?).

Inoltre continuano le pressioni per la chiusura della comunità di Orte e il centro diurno di Acquapendente è stato costretto a chiudere il pomeriggio per mancanza di fondi.

Questo stato di cose ha condotto alla “transumanza”  dei pazienti costretti a spostarsi di dottore in dottore perché il personale sanitario viene utilizzato sul territorio a seconda delle necessità interrompendo la presa in carico e la continuità terapeutica.

L’associazione chiede all’On Renata Polverini, quale presidente della Regione Lazio e Commissario ad acta per la Sanità, di rispettare gli impegni presi e di ridare a tutti quei cittadini che hanno bisogno di aiuto la dignità di essere curati e assistiti.

L’Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia (Afesopsit )

Il presidente Vito Ferrante

Viterbo, 15/02/2012

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