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L’ex prefetto di Napoli Ferrigno arrestato per millantato credito. E’ indagato anche per prostituzione minorile
ARRESTATO EX PREFETTO FERRIGNO – Millantato credito e prostituzione minorile. Queste le due accuse contestate a Carlo Ferrigno: per la prima è stato arrestato ed ora si trova ai domiciliari, mentre per l’altra è indagato quale presunto cliente di giovanissime prostitute. L’arresto è stato disposto dalla Procura di Milano: secondo i pm del capoluogo lombardo l’arrestato avrebbe ottenuto favori sessuali da giovani imprenditrici promettendo agevolazioni nella pubblica amministrazione. A far partire l’inchiesta è stata la denuncia di Frediano Manzi, presidente di Sos racket e usura. In una nota pubblicata sul sito dell’associazione si legge che “da tempo circolavano voci di prestazioni sessuali richieste soprattutto alle vittime di usura che presso la sede del Comitato Nazionale Antiracket a Roma, in Via Cesare Balbo 37, entravano in contatto con il prefetto Carlo Ferrigno”. Secondo quanto raccontato dalle presunte vittime e dall’associazione, Ferrigno dal 2005 ad oggi avrebbe chiesto prestazioni sessuali in cambio del suo intervento per “accelerare le pratiche per accedere alfondo antiracket e antiusura“. Si tratta di accuse pesanti, soprattutto per uno con il suo curriculum: Ferrigno è stato infatti prefetto di Napoli e poi commissario nazionale antiracket, un alto funzionario dello Stato in prima fila per la lotta alla mafia.
Questo non è l’unico procedimento giudiziario da cui Ferrigno viene toccato in questo periodo. Anche se in misura decisamente minore, l’ex prefetto è stato coinvolto anche nelle indagini sulcaso Ruby: il suo nome era comparso negli atti a seguito dell’intercettazione di alcune sue telefonate con Maria Makdoum, una ragazza che avrebbe partecipato ai presunti festini hard presso la villa di Arcore e ritenuta una delle testimoni fondamentali per l’accusa. Ferrigno compare nella lista dei testimoni dei pm nel processo a carico del premier Silvio Berlusconiper il caso della ragazza marocchina.
Redazione online
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