Carnevale di Venezia 2012 tra balli e feste

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Eventi pubblici tradizionali e spettacolari

Carnevale di Venezia 2012

In barba alla crisi, i 17 giorni del Carnevale di Venezia 2012 si preannunciano all’insegna del lusso, dell’eleganza e del divertimento alla massima potenza, con turisti in arrivo da tutto il mondo e alberghi sold out da mesi soprattutto nell’ultima settimana, dall’11 al 18 febbraio.

Il Comune di Venezia fa la sua parte con eventi pubblici tradizionali e spettacolari: cortei, spettacoli, fontane che danno vino e lo storico volo dell’Angelo dal campanile al centro di Piazza San Marco dove si entrerà anche in 100 mila, pagando il biglietto 10 euro.

Balli in maschera nei palazzi nobiliari sono di due tipi: privati tra amiciprivati ma a pagamento (1).
I primi sono riservati ai veneziani che si invitano ormai via email e sms, gli inviti scritti sono quasi spariti.
I secondi sono organizzati da enti, associazioni, onlus e generalmente accessibili: sono spettacolari, esclusivi e carissimi. Il biglietto costa dai 350 ai 1700 euro, però bisogna presentarsi rigorosamente in costume e si spendono non meno di 250 euro per le creazioni più semplici, fino ai 2000 per quelle più raffinate.

Ma per il ballo del Doge del 18 febbraio a Palazzo Pisani Moretta, dove si raccoglie il jet set mondiale, c’è chi il costume non lo noleggia: lo acquista, creato su misura in seta purissima e ricamato con perle vere, a partire da 15.000 euro.
Nella stessa data si svolge anche il famoso Ballo della Cavalchina alla Fenice, con star dello spettacolo, che si apre col nitrito di un destriero bianco o nero che sale alla ribalta, per deliziare chi cena nei palchi o balla nella platea trasformata in discoteca.

Attenzione ai party organizzati negli hotel (2), meglio informarsi se saranno invasi dai gruppi dei viaggi organizzati. Bisogna insomma scegliere bene e per tempo, andare a caccia di biglietti senza sovrapprezzi e prepararsi ad incrociare chiunque e ovunque. I vip del cinema, della tv o della finanza, infatti, sono talvolta riconoscibili anche dietro le tradizionali maschere di pizzo e di ceramica.

Katia Ferri Melzi d’Eril

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